Crisi, Cig in aumento del 2,3% a gennaio

Crisi, Cig in aumento del 2,3% a gennaio

Anche a febbraio del 2014 le ore di cassa integrazione autorizzate sono tante e in aumento su gennaio dello stesso anno: complessivamente oltre 82 milioni di ore (+2,3%) con una crescita preoccupante della ‘componente’ cassa in deroga, 20 milioni di ore (+52%), dovuta anche all’accumularsi di mancate autorizzazioni dei mesi scorsi, per assenza di risorse. Sono i dati del Rapporto Uil sulla cassa integrazione, che segnalano anche il possibile “scivolamento” di molte aziende dalla cassa ordinaria (23 milioni di ore, -1%) e straordinaria (38 milioni, -11,4%) a quella in deroga con il rischio che quelle crisi non siano terminate.

Per molti territori, l’esponenziale incremento del ricorso alla cassa, sempre rispetto al mese precedente, è il segno di evidenti particolari difficoltà: Molise (+297%), Valle d’Aosta (+219%), Liguria (173%), Trento (+121%), Basilicata (+94%). La richiesta di ammortizzatori sociali, inoltre, resta diffusa in quasi tutti i settori, con punte di ulteriori incrementi nel commercio (+3,3 milioni di ore), nelle costruzioni (+1,4 milioni di ore) e nell’artigianato (+900.000 ore).
“Quando si parla di lavoro o, meglio, di lavoro che è a rischio (o non c’è) – ricorda il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy – è opportuno ricordare che si parla di persone, donne e uomini, che fondano su un’occupazione la vita loro e delle famiglie. Se centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici operano in aziende in difficoltà, dobbiamo valorizzare lo strumento di protezione sociale, quale è la ‘famigerata’ (secondo qualcuno) cassa integrazione, che permette, comunque, di non far scivolare queste persone verso la disoccupazione”.
“Questi dati – aggiunge – vanno sempre accompagnati da altri fattori che indicano l’impatto sulle persone: in un anno, circa 1.500.000 lavoratori conoscono, con varia intensità, l’amara esperienza della cassa integrazione. Mentre, ormai, sono oltre 220.000 coloro che richiedono, mensilmente, un sussidio di disoccupazione. Non cambia il segno se si confrontano le richieste di febbraio 2014 con quelle dello stesso mese del 2013: +16,5%, con la deroga che schizza in alto del 55,6%”.
“Dunque, quando si accenna a riforme degli ammortizzatori sociali – dice Loy – sarebbe saggio tener conto dell’impatto che, se non ponderate, esse potrebbero avere sulla tenuta sociale del Paese”.
“Resta ferma l’assoluta necessità, per il 2014, di garantire l’adeguato finanziamento della cassa in deroga, almeno per 1 miliardo, e di ripensare all’errore commesso in legge di stabilità che ha ridotto la copertura salariale per i lavoratori in contratto di solidarietà. Strumento, questo, utilissimo a gestire delicati processi di ristrutturazione”, conclude.