Voto di scambio politico-mafioso, passa il Ddl al Senato ma è bagarre. Espulsi i senatori 5 Stelle. Inasprite le pene
L’aula del Senato ha approvato il ddl che punisce, con la pena da quattro a dieci anni, il voto di scambio politico-mafioso. A favore si sono espressi 191 senatori, 32 i contrari, 18 gli astenuti. Il Movimento Cinque Stelle ha votato contro, la Lega si è astenuta sul provvedimento che, avendo già avuto il via libera della Camera (in tutto vi sono sono state quattro letture), diventa legge.
Il via libera è arrivato al termine di seduta tormentata a palazzo Madama, tanto che il presidente del Senato Pietro Grasso ha prima richiamato e poi espulso i senatori M5S Alberto Airola e Vincenzo Santangelo. Dai banchi M5S arrivavano proteste e urla che hanno indotto Grasso a ricordare perentoriamente che “in quest’aula l’ordine lo tengo io” e ha ricordato ai grillini che “in quest’aula si deve poter parlare così come ieri avete parlato voi…”.
Il Movimento Cinque Stelle ha inoltre interrotto l’intervento del senatore Fi Giacomo Caliendo. E Grasso, dopo aver sospeso per qualche istante i lavori, è arrivato a minacciare esplusioni “di gruppo”. Dai banchi dei grillini, a un certo punto, sono state esposte fotografie che accostavano Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica Giorgio Naopolitano. In precedenza, alla conclusione dell’intervento in dichiarazione di voto del collega Mario Giarrusso, avevano intonato cori, scandendo le parole: “Fuori la mafia dallo Stato”.
“Grasso ha messo la tagliola sul 416ter. Ho chiesto di parlare per due giorni, me lo ha impedito! Stanno facendo uno sconto alla mafia, io non ci sto! E per questo sono stato espulso dall’aula. Grasso…”, ha scritto su Facebook Santangelo subito dopo essere stato espulso dall’Aula.
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