Detrazioni Irpef, arriva il bonus da 80 euro. Nel 2015 saranno 950 euro l’anno. Tagli a difesa, sanità e rendite finanziarie
La detrazione Irpef prevista dal decreto all’esame domani del Cdm, per il 2014 ammonta all’intero bonus previsto, circa 80 euro al mese. Il credito fino a 620 euro nel 2014 per i redditi fino a 24.500 euro va spalmato infatti sugli otto mesi che mancano alla fine dell’anno.
Il grosso delle coperture per il dl sugli sgravi Irpef arriverà, oltre che dai tagli e la riorganizzazione della pubblica amministrazione, da specifici interventi su sanità, difesa, riordino degli incentivi alle imprese e aumento dell’aliquota al 26% sulle rendite finanziarie. E’ quanto risulta da una bozza del provvedimento, consultata dall’Adnkronos, destinata comunque a subire modifiche con il lavoro dei tecnici in corso in queste ore.
La riduzione Irpef nel 2014 ammonta nel complesso a 6,7 miliardi. A beneficiare per intero della maggiore detrazione saranno i contribuenti con un reddito lordo fino a 24.000 – 25.000 euro. Per i redditi superiori a tale limite la detrazione decrescerà al crescere degli importi fino ad azzerarsi intorno a 35.000 euro. L’importo della maggiore detrazione per il 2014 sarà stabilito su base annua e poi ripartito su 8 mesi, a partire da maggio. Per gli incapienti ci sarà invece un bonus che sarà assegnato in due tranche.
Per quanto riguarda la sanità, tra le altre misure indicate, oltre alla limitazione dei farmaci rimborsati inseriti in fascia A, è previsto che le regioni autonome e le province di Trento e Bolzano riducano le spese per l’acquisto di beni e servizi per 200 mln nel 2014 e per 500 mln a partire dal 2015. Nel capitolo difesa, i programmi relativi agli investimenti pluriennali devono subire una riduzione non inferiore a 200 mln per il 2014 e a 900 mln a partire dal 2015. Quanto alle imprese, è prevista una riduzione dei trasferimenti e del credito di imposta che, nella bozza di provvedimento consultata, deve essere ancora determinata. Confermato, poi, l’aumento al 26% dell’aliquota sulle rendite finanziarie. Anche la Presidenza del Consiglio concorre al raggiungimento degli obiettivi programmati, con un risparmio complessivo di 20 mln per il 2014 e di e di 24 mln a partire dal 2015.
Per il resto, si interviene sulla razionalizzazione della spesa pubblica per l’acquisto di beni e servizi; su riduzioni di spesa per il personale della Pa; sulla riorganizzazione della stessa Pa; sulla riduzione dei costi degli apparati politico-istituzionali, con il concorso degli Enti territoriali.
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