Strage di Tempio Pausania, fermato di un amico di famiglia. Il pm: “Non c’e’ alcun serial killer che gira per Tempio”
C’è un fermo a carico di un 34enne di Tempio Pausania per il triplice omicidio di Giovanni Maria Azzena, commerciante di 50 anni, della moglie Giulia Zanzani, 46 anni e del figlio 12enne Pietro, uccisi nel pomeriggio di sabato scorso nella loro casa di Tempio Pausania.
Ad essere stato fermato è Angelo Frigeri, 34 anni tempirese noto alla famiglia ed alle forze dell’ordine e potrebbe essere una delle vittime del giro di usura nel quale era coinvolto Azzena. L’uomo potrebbe essere stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza del Comune di Tempio Pausania, che sta dietro la casa delle tre vittime uccise sabato pomeriggio da almeno due persone.
L’uomo si mostra collaborativo ma cade spesso in contraddizione, insomma, non c’è una “versione unica, coerente e logica” riferisce il tenente colonnello Antonio Fiorillo, comandante del Nucleo operativo del Comando provinciale di Sassari. Frigeri, interrogato anche nel pomeriggio di carabinieri e dal procuratore capo di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, è disoccupato e si arrangiava a fare diversi lavoretti per campare anche a casa di Giovanni Maria Azzena e della moglie, Giulia Zanzani e del piccolo Pietro, 12enne. Ma sembra vivesse anche di piccole truffe insieme alla vittima, che sembra non avesse una vita proprio trasparente, secondo i militari. “Si tratta di un episodio che si inquadra in vicende d’usura che avevano riguardato la vittima”, ha spiegato il pm Fiordalisi che ha tranquillizzato la città e la Gallura: “Non c’e’ alcun serial killer che gira per Tempio”.
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