Scandalo Expo, Paris vai domiciliari: “Sta collaborando”. Resta invece in carcere Maltauro
Il gip milanese Fabio Antezza ha accolto la richiesta di arresti domiciliari per Angelo Paris, l’ex all’ex direttore pianificazione e acquisti di Expo arrestato lo scorso 8 maggio nell’inchiesta sulla presunta ‘cupola’ degli appalti, e respinto quella per l’imprenditore vicentino Enrico Maltauro. Paris, a detta del giudice, “ha iniziato un percorso di rivisitazione della propria condotta” per via delle dichiarazioni rese durante i suoi interrogatori (i pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio avevano espresso parere negativo). Maltauro rimane in carcere, invece, in quanto non sarebbero stati indicati eventuali familiari in grado di provvedere” alle sue necessità domestiche.
In particolare Paris avrebbe parlato delle pressioni ricevute da Antonio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde anche lui arrestato, relative al più importante degli appalti per Expo, quello per la ‘piastra’ che ha un valore di 149 milioni di euro, ma anche su altre gare da assegnare, in tutto nove. Maltauro durante gli interrogatori, sia davanti al gip sia davanti ai pm, aveva fatto ammissioni e descritto il sistema architettato dalla presunta “cupola” dando così riscontro alla ricostruzione emersa dalle indagini della Procura. Le dichiarazioni rese da Maltauro vanno comunque ancora approfondite, per quanto riguarda alcuni aspetti di contorno, da altri interrogatori come quello dell’ex udc ligure Sergio Cattozzo, atteso per i prossimi giorni, e probabilmente di alcuni imprenditori.
Il gip ha invece respinto la richiesta di arresti domiciliari di Enrico Maltauro, l’imprenditore vicentino. Maltauro rimane in carcere in quanto per il giudice non sarebbero stati indicati eventuali familiari in grado di provvedere” alle sue necessità domestiche.
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