Mondiali 2014, tutto pronto per l’Italia. Allarme per Buffon: dolore alla caviglia durante l’allenamento. Prandelli: “Niente paura”
Leggera distorsione alla caviglia per Gigi Buffon durante il lavoro di rifinitura degli azzurri sul terreno dell’Arena Amazonia in vista dell’esordio mondiale di stasera a mezzanotte contro l’Inghilterra. Il portiere azzurro si è sottoposto alla terapie del caso. “Non c’è motivo di preoccupazione è una cosa leggera”, ha detto il ct Prandelli che prima dell’allenamento ha parlato alla squadra schierata a semicerchio sul campo.
L’ottimismo di Prandelli – “Dobbiamo essere ottimisti perché abbiamo lavorato molto bene. Sono convinto che vedrete una squadra che sa cosa fare in campo” dice il ct azzurro. “Quando qualcuno ha lavorato duramente si deve ricordare tutte le ore passate a faticare per prepararsi al meglio”, aggiunge nella conferenza stampa della vigilia.Il ct azzurro è abbastanza soddisfatto delle condizioni del campo di gioco. “Ci era stato detto che fosse in pessimo stato, invece lo abbiamo trovato abbastanza buono. Non eccezionale ma buono”.Il tecnico di Orzinuovi passa poi a parlare dell’avversario, sconfitto due anni fa ai quarti di finale del campionato europeo. “L’Inghilterra è una squadra diversa rispetto a due anni fa. Hanno cambiato il loro sistema ed il loro stile di gioco, sono molto ben organizzati e hanno non solo grandi capacità fisiche ma anche qualità tecniche di rilievo, soprattutto in attacco. Siamo comunque preparati ad affrontare questa squadra. La chiave del gioco sarà avere il predominio del centrocampo”.
Prandelli commenta la clamorosa sconfitta per 5-1 della Spagna campione del Mondo e d’Europa in carica. “Non credo che sia finito il loro ciclo. Hanno avuto un netto predominio nel primo tempo e se avessero segnato il 2-0 con Silva staremmo facendo altri discorsi, poi tutto è cambiato. Certo i risultati del passato non ti aiutano a vincere le partite e credo che questo sia un avvertimento per tutte le squadre favorite in questo mondiale”.”Io penso che non si possa avere solo una strategia, è impensabile finire una partite allo stesso modo con cui l’hai iniziata, è una cosa da tenere in considerazione”, conclude il ct commentando lo stile di gioco della nazionale di Vicente Del Bosque.
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