Caso Yara, il Pm: “Possibile accertamento sul test del dna. Si andrà a giudizio immediato”
“Credo che si possa tranquillamente andare a giudizio immediato. La decisione di richiederlo spetta al pm Ruggeri, ma ritengo di sì, che si possa fare. Dopo tanti anni, se si riesce ad arrivare a un giudizio dibattimentale il più rapido possibile significa dare un giusto conto del funzionamento della macchina della giustizia”. Così il procuratore di Bergamo Francesco Dettori ospite di ‘24 Mattino’ su Radio 24 parla del caso Yara Gambirasio dopo l’arresto del presunto responsabile Massimo Giuseppe Bossetti.
“La nostra è una certezza processuale basata su prove scientifiche praticamente prive di errore. Questa prova è stata stabilita in un contesto oggettivo molto particolare, molto ben specifico. Non si possono fare – spiega – correlazioni con altri casi come quello di via Poma, sono casi diversi”, ricordando che l’indagato ribadisce di non conoscere la vittima eppure, secondo gli esami realizzati in quattro diversi laboratori, il suo Dna è stato trovato sugli slip e sui leggings della vittima.
Per il procuratore di Bergamo “è diritto di Bossetti professarsi innocente, fa parte della dinamica processuale. Ma la nostra è una verità scientifica. Allora, crediamo o non crediamo alla scienza? L’esattezza la danno in percentuale quasi totale. Poi si possono fare tutte le perizie del caso, se dovesse essere disposto un accertamento i margini ci sono per poterlo fare”.
Dettori difende il lavoro degli investigatori, il pm Letizia Ruggeri “ha lavorato benissimo, in modo professionale, come si doveva lavorare, come il Ris e lo Sco. Come tutti”, quanto alle critiche sui soldi spesi per arrivare al risultato “bisogna spendere soldi, è assurdo che si facciano queste affermazioni. Il bene supremo è la vita umana, non credo si possa badare a spese. Quanti soldi pubblici vengono sprecati? In questo caso credo siano stati ben spesi”.
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