Striscia di Gaza, Israele ordina raid aerei contro Hamas per vendicare i tre ragazzi rapiti e uccisi in Cisgiordania
Israele ha condotto decine di raid aerei contro obiettivi di militanti sulla Striscia di Gaza alcune ore dopo l’annuncio del ritrovamento dei corpi privi di vita dei tre ragazzi israeliani rapiti in Cisgiordania 19 giorni fa. Ben 34 obiettivi, si legge in un comunicato dell’esercito israeliano, sono stati bombardati in risposta ad un’escalation del lancio di razzi. L’aviazione israeliana, hanno detto funzionari della sicurezza di Hamas a Gaza, ha condotto una ventina di missioni in meno di dieci minuti contro strutture militari di Hamas e Jihad islamica che erano già state evacuate in previsione di un’azione di rappresaglia. Non sono mancati bombardamenti di navi israeliane nel nord di Gaza contro strutture di addestramento dei militanti di Hamas.
Vicino il confine con Israele nel sud della Striscia di Gaza sono stati feriti almeno quattro palestinesi, mentre un altro è stato ucciso nel nord di Jenin, città della Cisgiordana. Un portavoce militare di Tel Aviv ha affermato che si trattava di un membro di Hamas che aveva cercato di fare esplodere una bomba mentre i soldati israeliani stavano entrando in città. I soldati hanno quindi aperto il fuoco. L’agenzia di notizie ufficiale palestinese Wafa afferma tuttavia che il giovane 21enne stava portando da mangiare alla sua famiglia per il pasto prima dell’alba durante il Ramadan.
I raid israeliani sono arrivati dopo che ieri il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso che “Hamas pagherà” per gli omicidi dei tre ragazzi israeliani in Cisgiordania.
Parole ribadite oggi dal ministro israeliano della Difesa, Moshe Ya’alon: “Consideriamo Hamas responsabile per il rapimento e l’omicidio” dei tre giovani israeliani ”e sappiamo come sistemare i conti” con il movimento. ”Continueremo a dare la caccia agli assassini dei giovani e non ci fermeremo e non rimarremo in silenzio fin quando non li avremo tra le mani”, ha proseguito Ya’alon, citato dal sito web del giornale israeliano The Jerusalem Post.
Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, si è consultato nella notte con diversi leader internazionali, chiedendo fra l’altro di frenare l’offensiva di Israele. Abbas aveva condannato fermamente il rapimento di Naftali Fraenkel, Eyal Yifrach e Gilad Shaar , sottolineando che erano anche loro “esseri umani”. Oggi si trova in difficoltà a causa del governo di riconciliazione nazionale formato con Hamas, il movimento islamico che Israele ritiene responsabile del sequestro e la morte dei tre ragazzi. Abbas, che ancora non ha commentato la morte dei tre ragazzi, convocherà oggi una riunione a Ramallah per valutare il da farsi. E’ probabile che Israele gli chieda di rompere con Hamas.
In Israele intanto oggi pomeriggio alle 17.30 (le 16.30 in Italia) si svolgeranno i funerali dei tre adolescenti israeliani, che saranno sepolti uno accanto all’altro nel cimitero di Modin. Le famiglie di Naftali Fraenkel, Eyal Yifrach e Gilad Shaar hanno stabilito di organizzare cerimonie separate nelle rispettive comunità, ma di seppellire assieme i tre ragazzi uniti dallo stesso tragico destino.
Dall’esame esterno eseguito sui corpi delle vittime, è emerso che i tre giovani rapiti si sono difesi con forza prima di essere uccisi. Per motivi religiosi, non è stata effettuata nessuna autopsia. E’ stato condotto soltanto un esame esterno delle salme ai fini della loro identificazione e per determinare quando e come sono stati uccisi.
L’Unione Europea dal canto suo esprime “profondo dolore” e “condanna nei termini più forti” per l’uccisione dei tre ragazzi auspicando “che gli autori di questo atto barbarico siano presto portati davanti alla giustizia. “Esortiamo le parti coinvolte a non aggravare ulteriormente la fragile situazione sul terreno” si legge in un comunicato di condoglianze del Servizio Europeo per l’azione Esterna
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