Georgia, morto l’ex presidente georgiano Eduard Shevarnadze. Fu il Ministro degli Esteri di Gorbaciov

L’ex presidente georgiano Eduard Shevarnadze, ed ex ministro degli Esteri nell’Unione Sovietica di Mikhail Gorbaciov, è morto all’età di 86 anni. Lo riferisce radio Eco di Mosca. Georgiano originario di Mamati, piccolo villaggio della regione della Guria, dopo l’esperienza al Cremlino negli ultimi anni di sopravvivenza dell’Urss, fu dal 1995 al 2003 presidente della Georgia tornata indipendente. Fu costretto a dimettersi dopo la cosiddetta «Rivoluzione delle rose», un movimento di piazza che aveva contestato la sua rielezione e portato a nuove elezioni che elessero Mikheil Saakasvili.

L’esperienza con Gorbaciov

Shevarnadze era stato chiamato al Cremlino dal Gorbaciov nel 1985. L’uomo della perestrojka gli aveva affidato un ministero particolarmente significativo, quello degli Esteri, in anni in cui la Guerra Fredda era ancora nel suo vivo e il muro di Berlino ancora non era caduto. Schevarnadze era succeduto a Andrej Gromyko, che in quel ruolo c’era stato per 28 anni. Shevarnadze condivideva la linea di apertura di Gorbaciov nei confronti delle repubbliche sovietiche desiderose di staccarsi progressivamente dall’influenza di Mosca e la concessione di maggiori libertà per i cittadini, ma entrò in contrasto con lui dopo la caduta del Muro non considerandolo sufficientemente forte per opporsi alle oligarchie del partico comunista pronte ad usare il pugno di ferro per riconquistare il controllo totale del territorio e della popolazione. Si dimise nel 1990. Tornò poi brevemente al governo l’anno successivo ma assieme allo stesso Gorbaciov lasciò definitivamente l’incarico dopo il tentativo di colpo di stato, fallito, che accelerò la disgregazione dell’Urss e spianò poi la strada a Boris Eltsin, primo presidente della nuova Federazione Russa.