Il Quirinale frena le spese: blocco del turn over e tagli a stipendi e pensioni. Risparmiati 60 milioni
Resta ferma sui livelli del 2008 la dotazione a carico del bilancio dello Stato per il Quirinale. E’ di 228 milioni di euro, pari a quella del precedente esercizio finanziario, già inferiore di 3.217.000 euro rispetto a quella del 2009, si legge sul sito del Quirinale. Tale dotazione è stata confermata anche per il 2013 nel bilancio pluriennale 2012-2014. La dotazione del Quirinale è quindi sostanzialmente pari a quella del 2008, a fronte di un’inflazione che da allora ha già raggiunto la misura dell’8,4 per cento in base all’indice dei prezzi al consumo.Tale risultato, spiega il sito del Quirinale, è stato reso possibile grazie ad una serie di provvedimenti di riforma dell’ordinamento interno e di riorganizzazione amministrativa adottati dall’inizio del settennato e puntualmente indicati nelle note illustrative dei precedenti bilanci. Queste le misure più significative che hanno consentito rilevanti economie di spesa: blocco del turn over del personale di ruolo, progressiva riduzione del personale distaccato, comandato e a contratto, introduzione del regime pensionistico contributivo, soppressione del meccanismo di allineamento automatico delle retribuzioni a quelle del personale del Senato, blocco degli stipendi e delle pensioni al livello del 2008 fino al 2013, riduzione delle indennità di distacco e di comando, limitazione della corresponsione degli straordinari alla carriera ausiliaria con la previsione di un tetto massimo, soppressione di alcune indennità, insieme a un’attenta revisione di tutti i comparti della spesa per beni e servizi.
Nel corso del 2011 si è inoltre provveduto alla riforma delle pensioni di anzianità, la cui disciplina è stata allineata a regime ai principi dell’ordinamento generale, attraverso il progressivo innalzamento dei necessari requisiti anagrafici e di anzianità contributiva e la contestuale applicazione di significative riduzioni dei trattamenti pensionistici nella fase transitoria.
Si è infine data puntuale attuazione alle manovre approvate dal Governo a partire dal 2010, compresa l’applicazione del contributo di solidarietà del 5 e del 10 per cento anche alle indennità di funzione del Segretario generale, dei Consiglieri e Consulenti del Presidente nonché ai compensi del personale a contratto e l’estensione pro rata a partire da quest’anno del regime contributivo a tutto il personale di ruolo che fruisce del regime retributivo.
Nella nota del Quirinale si legge, tra l’altro, che “le iniziative adottate per un incisivo contenimento delle spese dell’amministrazione del Quirinale non hanno peraltro impedito di realizzare significative spese di investimento e di garantire altresì la piena efficacia delle attività di supporto alle funzioni istituzionali del Presidente della Repubblica”.
Ancora, “la segreteria generale sente perciò il dovere di ringraziare pubblicamente i vertici dell’amministrazione, che annovera tra l’altro ben sette donne, di cui cinque alla direzione di importanti servizi e due titolari di incarichi individuali di livello dirigenziale, le rappresentanze sindacali e il personale tutto, che nei diversi livelli di responsabilità ha collaborato con lealtà ed intelligenza all’attuazione delle numerose riforme e si è impegnato con generosa dedizione nell’assolvimento dei propri doveri”.
Personale ridotto di 394 unità rispetto a 2006, -20 in 2011
Nella comunicazione si evidenzia poi che il personale a disposizione del Quirinale si è ridotto rispetto al 31 dicembre 2006 di 394 unità. Nel corso del 2011 si è avuta una ulteriore riduzione di 20 unità del personale di ruolo (da 843 a 823) mentre è rimasto stabile l’ammontare sia del personale comandato e a contratto (103 unità), il cui rapporto, di natura fiduciaria, è peraltro destinato a concludersi nell’ambito del settennato, sia del personale militare e delle Forze di polizia distaccato per esigenze di sicurezza (861 unità, sulla base delle intese finora intercorse tra Segreteria generale, Sovrintendenza Centrale dei Servizi di Sicurezza e Amministrazioni interessate).
Per 2012 prevista spesa di 245,3 mln, in linea con 2011
Dalla comunicazione emerge inoltre che la spesa complessiva prevista dal Quirinale per il 2012 ammonta a 245,3 milioni di euro, un dato sostanzialmente invariato rispetto al dato del bilancio assestato 2011. La spesa complessiva prevista, al netto degli effetti meramente contabili delle partite di giro, dei fondi di riserva e della restituzione di 5.016.000 euro al Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’anno 2012 (onere temporaneo, limitato al triennio 2011-2013, e in parte anch’esso configurabile come partita di giro), ammonta a 245,3 milioni di euro (237,2 al netto anche delle ritenute previdenziali a carico del personale), rimanendo sostanzialmente invariata rispetto sia al dato del bilancio assestato 2011 sia a quello dell’iniziale bilancio di previsione dello stesso anno.
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