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Caso Yara, Bossetti interrogato per circa tre ore. Il suoi legali: “Ha ribadito la sua innocenza. Ripetere il test del dna”

Caso Yara, Bossetti interrogato per circa tre ore. Il suoi legali: “Ha ribadito la sua innocenza. Ripetere il test del dna”

Si è concluso alle 13.30, dopo oltre due ore, l’interrogatorio di Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere di Mapello, 43 anni, accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. Il pm Letizia Ruggeri lo ha ascoltato insieme a due carabinieri del Ros. «Ha ribadito la sua innocenza e dato la sua spiegazione sul perché il suo Dna è stato trovato sugli abiti di Yara», chiariscono all’uscita gli avvocati di Bossetti, Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni.
Era stato proprio l’indagato, in carcere dal 16 giugno scorso, a chiedere di essere ascoltato, per la prima volta, dal magistrato. «Possiamo soltanto dire che ha risposto a tutte le domande del pm – affermano i legali -, ha continuato a dichiararsi innocente e a dimostrarsi determinato nella propria difesa, cosa che ci fornisce uno stimolo in più per andare avanti. Bossetti per noi resta innocente, è il classico uomo tutto casa, famiglia e lavoro. Nel corso dell’interrogatorio ha anche proposto una risposta alternativa rispetto a quella adombrata dalla procura per la presenza delle sue tracce biologiche sugli indumenti di Yara, ma per il momento la questione è protetta da segreto istruttorio. Per il resto confermiamo che chiederemo la ripetizione dell’esame del Dna e aspettiamo la chiusura dell’indagine per conoscere a nostra volta in modo più approfondito le carte della procura».