Commissione Ue, Juncker eletto presidente. Gli Affari Esteri alla Mogherini, ma con 11 Paesi contrari
Il Parlamento europeo ha eletto Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione Ue. I voti a favore sono stati 422 rispetto ai 376 necessari per raggiungere la maggioranza assoluta.
Prima del voto Juncker ha tenuto un discorso programmato, spiegando che “nella Ue c’è un 29esimo Stato membro. E’ lo Stato dei disoccupati, degli esclusi, dei respinti. Voglio che questo Stato torni a essere un normale membro della nostra Unione”. Per questo, ha continuato, occorre “un forte piano di investimenti per rilanciare l’occupazione e la competitività”.
Nel suo programma Juncker ha anticipato il lancio di un piano di investimenti da 300 miliardi di euro in tre anni. In particolare, ha continuato, gli investimenti si devono concentrare “sulle infrastrutture, l’energia e la reindustrializzazione dell’Europa. Gli investimenti sono la miglior alleanza possibile che si possa stringere con i disoccupati”.
Immigrazione
Previsto poi un commissario responsabile per l’Immigrazione. Lo ha confermato lo stesso Juncker nel suo discorso di fronte all’Europarlamento nel giorno del voto per la sua elezione. ”Nominerò un commissario con la responsabilità per l’Immigrazione che lavori insieme agli Stati membri e con i Paesi terzi più coinvolti” dal fenomeno, ha spiegato. Nel suo programma Juncker ha indicato che bisogna affrontare l’immigrazione ”in uno spirito di solidarietà”, che serve”una forte politica comune sull’asilo” e che occorre gestire in modo più robusto l’immigrazione illegale”.
Juncker si è anche rivolto a Marine Le Pen, leader del Front National, molto critica nel suo intervento. “Non voglio il voto di chi respinge ed esclude. Grazie per non votare per me”, ha concluso.
Ministro esteri Ue
Il prossimo Alto rappresentate degli Affari esteri della Ue avrà alcuni delegati, ”dovrà essere un attore forte e con esperienza” e ”lavorare in concerto con i commissari al Commercio, allo Sviluppo e aiuti umanitari e alla Politica di vicinato”. E’ quanto indica il programma di Jean-Claude Juncker, presidente designato della Commissione europea. ”Intendo affidare ad altri commissari responsabili delle relazioni esterne il compito di sostituire l’alto rappresentante sia nei lavori del collegio che a livello internazionale”, si sottolinea nel programma.
Se sarà necessario, l’alto rappresentante Ue per gli Affari esteri ”sarà designato a maggioranza”, ha detto intanto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, a chi gli chiedeva dell’opposizione di una decina di Paesi Ue alla nomina di Federica Mogherini alla carica di alto rappresentante Ue per gli Affari esteri. Gozi, a margine del voto per l’elezione di Juncker a Strasburgo, ha spiegato che ”il Pse ha indicato la volontà di avere l’alto rappresentante e ha indicato Mogherini come un ottimo candidato. Mogherini ha il sostegno unanime ddi tutti i socialisti, come confermato anche sabato nei contatti fra i leader”.
Fischi degli euroscettici
Fischi da parte degli euroscettici dell’Ukip al Parlamento europeo al passaggio dedicato all’euro del discorso del presidente designato della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. “La moneta unica non divide, ma protegge l’Europa”, ha detto Juncker, scatenando i fischi di alcuni eurodeputati del partito di Nigel Farage.
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