Ebola, si ammala il primo europeo, un anziano missionario spagnolo contagiato in Liberia
Il governo spagnolo ha inviato un aereo dell’aeronautica in Liberia per rimpatriare Miguel Pajares, un anziano missionario spagnolo che si è contagiato di ebola. Pajares è di fatto il primo paziente positivo al micidiale virus che tocca il suolo europeo. Il sacerdote si è detto molto felice del rimpatrio: «Mi solleva il morale, è fantastico, vale la pena di lottare», ha detto raggiunto telefonicamente dall’emittente spagnola ABC.
Il rimpatrio
Un Airbus A310 dell’aeronautica militare è già partito intorno alle 13:30 ora locale, dalla base aerea di Torrejon, a Madrid. L’aereo è stato equipaggiato con tutte le misure si sicurezza e personale addestrato. Le autorità spagnole hanno comunque tenuto a precisare che il rischio di contagio è «molto basso». Il missionario, in Liberia da 50 anni, intanto rimane in isolamento all’ospedale San Giuseppe di Monrovia, dove lavora da sette anni insieme ad altre cinque persone dell’ordine religioso di San Giovanni di Dio. È stato l’ordine religioso a sollecitare il rimpatrio del sacerdote, che da venerdì è in isolamento nell’ospedale. Il nosocomio è stato chiuso dopo la morte del suo direttore, Patrick Nshamdzea, che il religioso spagnolo aveva accudito.
L’emergenza in Liberia
L’ordine religioso ha reso noto che sono risultate positive al virus anche due sorelle missionarie dell’Immacolata Concezione, Chantal Pascaline Mutwamene (congolese) e Paciencia Melgar (guineiana), e che la situazione delle sei persone in isolamento è «grave». «La situazione è molto grave in Liberia: molti stanno morendo, le persone non sono ben curate», ha detto Melgar all’emittente TVE spagnola. «Non c’è una forte struttura sanitaria in grado di farvi fronte a questa emergenza, non ci sono abbastanza mezzi e la maggior parte delle vittime nuore di abbandono».
Social