Robin Williams si impicca, il mondo dello spettacolo piange uno dei suoi massimi talenti. Un genio ribelle nel vortice della depressione
Ho perso mio marito e il mio miglior amico, mentre il mondo ha perso un grande attore”, ha scritto la moglie, Susan Schneider, in un comunicato che ieri notte ha sconvolto Hollywood e tutto il mondo dello spettacolo, perché dava la notizia della morte a soli 63 anni del premio Oscar Robin Williams. “Ma vi prego di rispettare la nostra privacy – continuava la Schneider – e soprattutto di ricordare Robin per la sua brillante carriera e per il suo sorriso, non per il modo come è morto”.
L’attore è stato trovato soffocato nella sua casa in California. Secondo la polizia si tratterebbe di suicidio. Aveva 63 anni e soffriva di una grave depressione. “Ho perso mio marito e il mio miglior amico. Il mondo ha perso uno dei migliori artisti e persone”, ha scritto in una nota la moglie di Williams, Susan Schneider
Eppure sarà difficile dimenticare che Williams, protagonista di Popeye, Good Morning Vietnam e soprattutto Will Hunting, Genio Ribelle, che gli valse la prestigiosa statuetta nel 1997, è morto suicida. Da tempo soffriva per una forte depressione. E il mese scorso era stato brevemente in un centro di recupero per alcolizzati. A mezzogiorno di ieri, ora della West Coast, quando in Italia erano già le 21, è stato trovato per terra nella abitazione di Tiburon, nel Nord della California, dagli agenti della contea di Marin: non respirava più, non dava cenni di vita. Poco dopo i medici hanno firmato il certificato di morte, probabilmente per asfissia: ma la vera causa sarà determinata dall’autopsia.
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Robin Williams sale con i piedi sulla cattedra nella famosa scena tratta dal film “L’attimo fuggente”: è la prima lezione del professor Keating in cui si capisce molto della sua personalità e del suo carisma.
“E’ una perdita tragica e improvvisa”, ha detto Mara Buxbaum, presidente della società che curava le pubbliche relazioni dell’attore scomparso e che era anche una sua amica. “Aveva un grandissimo talento, era spiritoso, ma anche pieno di attenzione per il sociale”, ha commentato ieri sera Larry King, uno dei più celebri anchorman americani, che lo aveva avuto ospite più volte nei suoi show.
“Ricordo anche – ha continuato Larry King, raggiunto dalla rete Cnn – che Robin Williams era molto vicino al suo collega Christopher Reed, e lo aveva aiutato nei momenti più difficili dopo l’incidente di cavallo che lo aveva paralizzato. Certo la depressione è una malattia crudele, a volte quasi incomprensibile: colpisce 20milioni di americani, ma spesso – come nel caso dell’attore suicida, che all’apparenza aveva tutto nella vita – non permette di capire la profondità del dolore di una persona”.
Morto Robin Williams, il cordoglio delle star su Twitter
Incredulità e sgomento. Da Steve Martin a Miley Cyrus, la notizia della morte di Robin Williams – forse un suicidio – ha sconvolto anche il mondo delle star. I primi post di cordoglio su Twitter
Robin Williams, che è stato visto vivo per l’ultima volta alle 22 dell’altro ieri, era nato a Chicago nel luglio del 1951. Attore di formazione teatrale, era diventato famoso in televisione alla fine degli anni Settanta interpretando Mork nella serie Mork and Mindy. Nei panni di Braccio di ferro nel film di Robert Altman del 1980 (Popeye) si era fatto conoscere, apprezzare e amare dal grande pubblico mondiale. Era un istrione nato, secondo i colleghi di Hollywood con cui aveva lavorato, da Robert De Niro a Dustin Hoffman, da Jeff Bridges a Al Pacino.
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