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Nazionale italiana, inizia l’era Conte, l’ex allenatore della Juve è il nuovo ct: “Lo sponsor? Nessuno decide al posto mio. Ripartirò dal blocco Juve”

Nazionale italiana, inizia l’era Conte, l’ex allenatore della Juve è il nuovo ct: “Lo sponsor? Nessuno decide al posto mio. Ripartirò dal blocco Juve”

La Nazionale è nella mani di Antonio Conte. E il ct inizia la nuova avventura con le idee chiare dimostrandosi, sin dalla prima conferenza stampa, quel «condottiero» che la Figc voleva per risollevare gli azzurri dopo la disfatta del Mondiale brasiliano. «Io vivo per la vittoria. In Nazionale chiamerò chi lo merita, voglio solo grandi uomini, dentro e fuori dal campo» spiega subito il nuovo commissario tecnico che taglia corto anche sulle polemiche per il suo ingaggio: «Guadagnavo di più prima. Il peso dello sponsor nel mio contratto? Chi conosce Antonio Conte sa che niente e nessuno potrà mai decidere al posto mio». L’ex tecnico della Juventus manda inoltre in pensione il codice etico voluto dal suo predecessore Prandelli: «Le mie scelte non dipendono dalle giornate di squalifica, ma decido io in base a quello che vedo e alla mia moralità».

La firma con Tavecchio

«Tutti gli allenatori del mondo vorrebbero essere al mio posto. Sono orgoglioso che abbiano pensato a me». le prime parole di Conte dopo la firma, martedì mattina, del contratto biennale che lo legha agli azzurri fino al 2016, quando si giocheranno gli Europei in Francia. La firma e poi la stretta di mano con il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio sono arrivate davanti alla telecamere pochi istanti prima della conferenza stampa di presentazione del ct a Roma.

Il presidente Figc: «Serviva un comandante»

«Abbiamo fatto il matrimonio» dice il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, presentando Conte. « Non si poteva non scegliere l’eccellenza dopo la disfatta brasiliana. Serviva un comandante, un condottiero» aggiunge il numero uno della Figc che prima di lasciare la parola al nuovo ct rivela: «La prima telefonata non è finita con una impressione di assenso. Dopo la seconda e la terza ho avuto la certezza che Conte avrebbe accettato questa importante sfida».

Conte: «Tutti vorrebbero essere al mio posto»

«Sono nel posto dove vorrebbero essere tutti gli allenatori del Mondo» le prime parole di Conte che aprendo la conferenza stampa di presentazione si è detto «orgoglioso e emozionato» di essere stato scelto per guidare l’Italia. «Non pensavo di tornare in pista dopo poco più di un mese. Pensavo di aggiornarmi anche in giro per l’Europa e aspettare la chiamata di un top club europeo, poi è arrivata quella della Nazionale, un top top club e a me piacciono le sfide. Mi affascinano» spiega Conte che sull’Italia che ha in mente dice: «Balotelli? In questo momento non parlo dei singoli, ma in nazionale voglio uomini veri, dentro e fuori dal campo. Se c’è da scegliere tra un grande giocatore e un grande uomo io scelgo il grande uomo».

«L’ingaggio? Guadagnavo di più prima»

Conte prova a smorzare le polemiche sul suo stipendio, da molti giudicato eccessivo. «Il mio ingaggio rientra nei parametri e devo dire che ho ceduto tutti i miei diritti d’immagine, cosa mai fatta in passato in precedenza – spiega il ct – Anche i miei emolumenti erano decisamente maggiori nel passato. Questo dimostra il grande lavoro della Federazione, e io ho fatto grandi passi avanti per accettare questo incarico. La polemica sul contratto è secondaria, mi interessa in questo momento lavorare e percorrere strada difficile e tortuosa. A queste polemiche rispondo con fatti e non con parole» taglia corto Conte.

«Lo sponsor? Nessuno decide al posto mio»

A chi gli fa notare il peso dello sponsor nel suo contratto Conte assicura che non ci sarà nessuna interferenza: «Chi conosce Antonio Conte sa che niente e nessuno potrà mai decidere al posto mio» dice l’ex allenatore della Juventus. Concetto sottolineato anche dal presidente Tavecchio: «Per ingaggiare Conte abbiamo usufruito del supporto dello sponsor, con un contratto innovativo. Ma la Nazionale è affidata a Conte chiavi in mano: non ha bisogno di consigli». Il ct ha quindi aggiunto: «La magli azzurra deve essere meritata, non c’è niente di scontato per nessuno».

Archiviato il codice etico di Prandelli

Conte manda in pensione il codice etico voluto dall’ex ct Cesare Prandelli. «Mi piacerebbe definire la parola comportamento, con `codice´ mi sembra di andare troppo sul legale e invece io voglio parlare terra terra – spiega il commissario tecnico – le mie scelte saranno giudicate da me personalmente, non c’è uno standard, decido in base a quello che vedo e alla mia moralità, le mie scelte non dipendono dalle giornate di squalifica».

«La Juventus? Rapporto era esaurito»

Conte è tornato anche sul suo addio alla Juventus dopo tre scudetti consecutivi: «Non ho letto molto in questi 35 giorni, ma mettiamo da parte le chiacchiere: con la Juve si era esaurito un ciclo, è molto semplice – spiega – ci vuole coraggio, per non dire altro…ci vogliono gli attributi per dire basta».

«Ripartirò dal blocco Juve»

Il ct fa non nasconde che l’intenzione è quella di ripartire dal blocco della Juventus per la sua Nazionale: «Il selezionatore spesso ha poco tempo per lavorare e per questo si affida al blocco di certe squadre – dice – la Spagna lo ha fatto con il Barcellona, la Germania con il Bayern. Noi dovremo cercare di trovare un blocco storico, quello juventino, su cui lavorare in base alle mie idee. Dovrò essere bravo ad ottimizzare il mio tempo, anche lavorare in soli 10 giorni al mese è una grande sfida». E sul futuro in azzurro di Pirlo, Conte spiega: « Gli parlerò».