Gaza, finisce la tregua: “Tre razzi lanciati da Gaza hanno colpito Beer Sheva e Netivot”
Non dura la tregua nella Striscia di Gaza, siglata nella notte per dare una possibilità ai negoziati indiretti al Cairo tra israeliani e palestinesi con la mediazione egiziana. “I terroristi hanno violato il cessate il fuoco”, ha affermato attraverso Twitter l’esercito israeliano, riferendo che “tre razzi lanciati da Gaza hanno colpito Beer Sheva e Netivot”. I missili hanno colpito aree non abitate nel sud di Israele, senza apparentemente provocare danni. Nessuna sirena di allarme è risuonata, mentre l’eco delle esplosioni è stata avvertita anche dai residenti delle comunità nei pressi del confine con Gaza.
In risposta, il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Moshe Yaalon hanno dato ordine all’esercito israeliano di ricominciare gli attacchi nella Striscia di Gaza e i raid sono ripresi.
Il premier e il ministro della Difesa hanno dato inoltre istruzioni alla delegazione di negoziatori israeliani al Cairo di ritornare in Israele in seguito alla violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas.
I nuovi raid israeliani hanno colpito zone nella parte settentrionale e orientale della Striscia. Nell’attacco, hanno reso noto i media israeliani, sono stati colpiti dieci obiettivi. Due bambini sono rimasti feriti nei pressi di Rafah, ha riferito il portavoce del ministero della Salute di Gaza. Altri tre palestinesi sono rimasti feriti nel nord della Striscia.
Mentre il Times of Israel ha riferito che il sistema di difesa missilistico israeliano Iron Dome ha intercettato due razzi su Netivot, precisando che non è chiaro quanti fossero quelli lanciati nell’ultima raffica. Un altro è esploso in un’area aperta vicino alla città meridionale di Ashdod.
“Quando teniamo colloqui di pace con un’organizzazione terroristica otteniamo ancora più terrore. Hamas ritiene che il lancio di razzi li possa aiutare a raggiungere i loro obiettivi nei colloqui e così sparano anche durante il cessate il fuoco. I razzi non sono un incidente, per quanto ci riguarda” ha dichiarato il ministro dell’Economia e membro del Gabinetto di sicurezza israeliano Naftali Bennett. Secondo Bennett “solo una risposta forte sarà in grado di fermare il deterioramento della situazione. Prima o poi Israele dovrà sottomettere Hamas, non c’è modo di evitarlo”.
A intervenire è stato anche il ministro degli Interni israeliano Gideon Saar. “I colloqui di pace con Hamas non servono agli interessi di sicurezza di Israele – ha detto – dunque non ha senso continuare”.
Mentre il ministro della Giustizia israeliano Tzipi Livni si è detta favorevole a infliggere un duro colpo militare a Hamas, ma ha anche spiegato che, al fine di effettuare un reale cambiamento nella Striscia di Gaza, Israele ha bisogno di collaborare con l’Autorità palestinese.
Il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha accusato Israele di aver lanciato nuovi raid contro la Striscia di Gaza per “far fallire i negoziati al Cairo”. “Non sappiamo nulla di questi razzi”, ha affermato Abu Zuhri in riferimento alla denuncia dell’esercito israeliano. Israele “ha tutta la responsabilità dell’escalation e delle sue conseguenze”. Abu Zuhri ha poi aggiunto che Hamas “è interessato al raggiungimento di un accordo” per il cessate il fuoco permanente con Israele, “ma non c’è stato alcun progresso nei colloqui di pace” indiretti al Cairo e “gli attacchi israeliani hanno l’obiettivo di fare pressioni sulla delegazione palestinese”.
Intanto fonti della delegazione palestinese al Cairo, citate da Ynet, affermano che “i problemi nei colloqui di pace non sono iniziati con il lancio di razzi. Il problema è intrinseco. Al momento non si può arrivare a un accordo, i colloqui sono in una fase di stallo”. “La delegazione palestinese chiede che l’accordo indichi esplicitamente che verrà costruito un porto a Gaza con i dettagli da discutere in futuro, ma Israele vuole che l’accordo sul porto sia collegato al disarmo delle organizzazioni. Le probabilità di arrivare a un accordo per un cessate il fuoco permanente nell’immediato futuro sono molto basse”, hanno concluso le fonti.
Azzam al-Ahmad, esponente di Fatah e capo della delegazione palestinese in Egitto, ha inoltre riferito che la delegazione palestinese al Cairo aveva presentato all’Egitto una proposta con una road map per la “calma” a Gaza e attendeva una risposta da parte di Israele. Al-Ahmed ha detto che non sono stati compiuti progressi nel soddisfare le esigenze della parte palestinese. “Le questioni sono diventate più complicate e stiamo aspettando la risposta finale alla nostra ultima posizione”, ha spiegato Azzam al-Ahmed dopo che la sua squadra ha lasciato i colloqui con i mediatori egiziani.
Gli Stati Uniti chiedono l’immediata sospensione del lancio di razzi da Gaza verso il territorio israeliano e invitano entrambe le parti a riprendere i colloqui per il ‘cessate il fuoco’. “Siamo molto preoccupati per gli sviluppi, condanniamo il rinnovato lancio di razzi e, come abbiamo detto, Israele ha il diritto di difendersi contro tali attacchi”, ha spiegato la portavoce del dipartimento di Stato Usa Marie Harf. Gli Stati Uniti, ha aggiunto Harf, auspicano che le “parti possano raggiungere un accordo su un cessate il fuoco sostenibile o, se necessario, accettare un’altra proroga del cessate il fuoco temporaneo”.
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