Lotta all’ebola, guariti medico e infermiera curati con “Zmapp”. Il dottore: “Oggi è un giorno miracoloso, sono emozionato di essere vivo”
Ha lasciato l’isolamento dell’ospedale di Atlanta, in Georgia, dando il cinque al team di specialisti che lo hanno assistito. E’ guarito Kent Brantly, il medico americano contagiato dal virus dell’Ebola durante una missione umanitaria in Liberia e curato con il siero sperimentale ‘ZMapp’.
”Grazie a Dio! Dottor Kent Brantly è guarito da Ebola e sarà dimesso oggi dall’ospedale di Emory”, si legge sul profilo Facebook della Samaritan’s Purse, l’organizzazione no profit per cui il medico lavorava, twittando poi la foto dell’uscita di Ken dall’isolamento.
Guarita e dimessa già mercoledì, anche l’infermiera americana Nancy Writebol, anche lei colpita dal virus in Liberia e curata con il siero ‘ZMapp’.
“Oggi è un giorno miracoloso, sono emozionato di essere vivo, di stare bene e di essermi riunito alla mia famiglia”, ha detto in una conferenza stampa il dottor Brantly, rientrato negli Stati Uniti il 2 agosto a bordo di un volo speciale, per poi essere trasferito in isolamento al Emory University Hospital di Atlanta.
Dalla Sierra Leone, intanto, arrivano notizie allarmanti. “Gli ospedali pubblici sono al collasso”, riferisce Emergency, l’organizzazione umanitaria dal 2001 nel paese africano. ”Secondo l’ultimo rapporto del ministero della Sanità locale, sono 783 i casi accertati di Ebola nel Paese, 20 nella sola Freetown. Nell’area della capitale, il Centro chirurgico e il Centro pediatrico di Emergency sono rimaste le uniche strutture sanitarie pienamente funzionanti”. Secondo l’organizzazione fondata da Gino Strada “l’ospedale pediatrico locale, Ola During Children Hospital, è chiuso il Connaught Hospital lavora in modo discontinuo a causa dell’assenza del personale medico e infermieristico, spaventato dal diffondersi del contagio e dalla paura di contrarre il virus. L’ultimo report ufficiale dell’Organizzazione mondiale della sanità riferisce che nel Paese 52 operatori sanitari sono stati infettati dal virus Ebola, 28 di loro sono morti. Gli ospedali privati sono chiusi dalla scorsa settimana”.
La paura del contagio dilaga nei paesi africani. Il Sudafrica ha deciso di chiudere le frontiere ai viaggiatori provenienti dai Paesi colpiti dal virus ebola. Per quanto riguarda invece i cittadini sudafricani provenienti da Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone, che hanno necessità di tornare, dovranno riempire un questionario ad hoc ed eventualmente essere sottoposti a controllo medico, ha detto il ministro della Salute Aaron Motsoaledi.
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