Roma, autista dell’Atac accerchiata e minacciata di stupro da 40 persone
«Una nuova aggressione, ieri sera, sempre a Corcolle, sempre a una donna». A raccontarlo, riferisce una nota, ai microfoni di Radio Roma Capitale (93fm) la leader degli auto-ferrotranvieri auto organizzati del M410. «Questa volta Federica, la nostra collega, era alla guida del 508, sempre nella zona di Corcolle. Per quanto riguarda Elisa, la collega del 042, si è trovata accerchiata da tantissime persone, ubriache, che hanno minacciato di violentarla. Era sconvolta, ma per fortuna non ha subito nessuna conseguenza fisica. Solo tantissima paura. Ma voglio sottolineare che le aggressioni, purtroppo, accadono anche agli autisti uomini.
Nella stessa zona di Corcolle questa nuova aggressione, a distanza di poche ore, ha provocato lo scoppio dell’ira di molti residenti che sono scesi in piazza e ci sono state delle vere e proprie scene di guerriglia. Mi sento di stigmatizzare questi comportamenti, dettati forse dalla paura che Atac possa decider di tagliare queste linee perché troppo pericolose. Adesso vorrei che il sindaco di Roma faccia seguire alle parole i fatti. Abbiamo letto il suo comunicato stampa, ma questo è il momento di mettere in campo azioni concrete. Noi autisti non possiamo più fare capro espiatorio Mercoledì scorso un autista a Grottarossa aggredito da italiani perché aveva una cadenza napoletana. Per questo motivo non parlerei di problema razziale, non mi piace e non mi interessa. Non è questo il problema. Pensiamo di organizzare un sit-in per la difesa alla salute di noi autoferrotranvieri», prosegue Quintavalle. «Una battuta anche sugli stipendi di ottobre: sono solo bugie, è una minaccia quella di dire di non avere soldi, che ormai riceviamo ad intervalli regolari. È solo l’ennesimo tentativo di spingere verso la privatizzazione», conclude.
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