Lavoro, Renzi avverte: “Non ci sara’ alcun pasticcio” “Non temo i poteri forti temo i pensieri deboli”
«Non ci sarà alcun pasticcio, condivido alla lettera le parole del ministro Poletti. Faremo una riforma fatta bene che sarà degna di questo nome».
Lo afferma Matteo Renzi al termine dell’incontro con la comunità italiana rispondendo ai giornalisti che gli chiedono se sulla riforma del lavoro ci saranno trattative.
«Per tornare a fare l’Italia siamo pronti, se servirà, a fare battaglie in Parlamento e a sfidare i poteri forti anche se più dei poteri forti temo i pensieri deboli». Il premier Matteo Renzi assicura il suo impegno «per cambiare davvero il Paese» chiedendo una mano anche agli italiani che stanno in America.
«Cambieremo la burocrazia – assicura – le regole del gioco sul lavoro, le istituzioni, e daremo tempi certi alla giustizia. Se si vuole restare a galla si deve correre. Stando fermi si cade». Il presidente del Consiglio sprona a «non rassegnarsi alla rassegnazione» ma ad essere «orgogliosi e gelosi del nostro passato ma anche del nostro futuro».
«Certo – ammette – abbiamo qualche problema, alcuni numeri non vanno ma a fronte di un debito alto abbiamo una ricchezza privata più di altri paesi del mondo occidentale, aziende che crescono nonostante la politica e abbiamo la straordinaria capacità di essere innovatori e curiosi».
Il premier invita poi «a non aver paura della globalizzazione, paura che ci ha portato a difenderci e a stare coperti, ma questo è sbagliato perchè – conclude – la globalizzazione è una grande opportunità per l’Italia».
Il sostegno del sindaco di New York. «È un grande piacere incontrare Matteo, soprattutto perchè siamo paesani»: il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha salutato così il premier incontrato nella sede del Consolato italiano a New York. «Renzi – ha detto de Blasio – è un esempio di leadership, una voce fondamentale per le riforme in Italia. Il suo successo in Italia è necessario. Forza Renzi». Il primo ministro italiano ha quindi risposto con una battuta: «grazie Bill, basta che non dici Forza Italia». Renzi si è detto quindi a sua volta orgoglioso che il «sindaco della città più importante del mondo sia di origini italiane».
«Il Made in Italy – ha proseguito il premier – e non solo vestiti, cibo, vino, design, ingegneria, ma negli Stati Uniti è stato anche quello di straordinari sindaci, soprattutto a New York, a partire da Fiorello La Guardia. Oggi abbiamo un sindaco che dice che ‘siamo paesanì e al di là del piacere politico di incontrarlo sono molto orgoglioso delle sue origini e gli do un grande in bocca al lupo. Lavoriamo insieme – ha concluso Renzi rivolto a de Blasio – per le sfide future».
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