Berlino, sciopero dei piloti Lufthansa manda in tilt l’aeroporto. Cancellati 25 su 57 voli intercontinentali
È il quarto nelle ultime settimane e il quinto dall’inizio di un anno difficile, iniziato con una agitazione durante le vacanze di Pasqua che è costata alle compagnia tedesca 45 milioni di euro. I piloti della Lufthansa scioperano nuovamente dalle 8 alle 23, per ben quindici ore, mettendo in crisi il traffico aereo a lungo raggio che parte dal grande hub di Francoforte, proprio quando si è appena conclusa la protesta, durata quattordici giorni, dei loro colleghi della Air France. I viaggiatori coinvolti in questa lunga astensione dal lavoro sono circa 9 mila. La Lufthansa ha cancellato 25 dei 57 voli intercontinentali previsti in giornata, collegamenti soprattutto verso l’Estremo Oriente e gli Stati Uniti. Gli altri 32 dovrebbero essere mantenuti, anche grazie a piloti volontari. Ma l’agitazione è destinata a ripercuotersi su tutta la prima parte della settimana, perché sono in totale cinquanta le partenze che sono state annullate da ieri fino a mercoledì.
Prepensionamenti e stipendi
La compagnia tedesca ha fatto di tutto per limitare i disagi ricorrendo anche a manager con il brevetto di pilota. «È una giornata per il momento tranquilla in aeroporto e siamo fiduciosi di poter mettere in atto efficacemente il nostro programma di emergenza», ha dichiarato un portavoce. Intanto, però. i piloti hanno minacciato di incrociare nuovamente le braccia a breve scadenza. «Le posizioni sono molto distanti», hanno spiegato i leader sindacali, chiedendo un «passo avanti» della controparte che possa aprire uno spiraglio nel negoziato arenatosi nuovamente in settimana scorsa. Quali sono le richieste degli epigoni tedeschi di “aquila selvaggia”? Vogliono continuare a godere dei benefici per chi lascia il lavoro anticipatamente a 55 anni, ricevendo fino all’età prevista normalmente per la pensione, cioè 65 anni, circa il sessanta per cento dello stipendio. Un privilegio, questo, che il management vuole abolire, stabilendo un tetto per il ritiro a circa 60 anni. Le reazioni della Vereinigung Cockpit (Vc) l’associazione che rappresenta i piloti, sono state molto dure e ne hanno fatto le spese in questi mesi decine di migliaia di passeggeri. La Germania, in fondo, è un Paese come gli altri.
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