Matrimoni gay: Alfano attaccato. Serracchiani: “Alle domande in materia di diritti civili non si risponde a colpi di circolari”
All’indomani della circolare inviata dal Viminale a tutti i prefetti d’Italia affinché nei singoli Comuni del nostro Paese si cancellino le trascrizioni di matrimoni omosessuali contratti all’estero, la polemica – che sulle nozze gay è anche interna al governo – non accenna a placarsi. Dal Pd, infatti, è il vicesegretario Debora Serracchiani ad attaccare Angelino Alfano, ministro dell’Interno in quota Ncd, e a dirgli: “Alle domande in materia di diritti civili non si risponde a colpi di circolari. I diritti civili non sono un problema burocratico, ma un’esigenza della nostra società di cui la politica deve farsi carico: sono convinta che nel disegno di legge depositato in Senato vi sia una risposta adeguata”. E poi: “Ho fiducia che l’approvazione entro fine anno di quel testo metterà fine a molte polemiche, più o meno strumentali, e porterà il Paese a un livello europeo di civiltà”.
Ma Alfano si difende. E dinanzi alla rivolta di molti primi cittadini (che ieri gli hanno risposto con un “non obbedisco”) oggi, dai microfoni di RaiTre, torna a insistere sulla bontà della mossa: “Quello che mi ha davvero impressionato ieri, a fronte di una direttiva ai prefetti che li invita a invitare i sindaci a rispettare le leggi e a non fare in Italia cose che le leggi non prevedono, è che mi sono visto tirare addosso una quantità di insulti e di aggettivi di una violenza inaudita: da parte di associazioni e di giornalisti, e oggi da parte di titoli di giornali e di esponenti politici”.
Non solo. Il titolare del Viminale entra anche nel merito dello scontro interno all’esecutivo, dove il Pd rappresenta il partito di maggioranza ed esprime il premier: “Il segretario del Partito democratico e presidente del Consiglio – dichiara – ha detto di aver vinto le primarie proponendo il modello tedesco e quelli” nel Pd “che hanno perso le primarie sostenevano, per esempio, i matrimoni gay. Quindi la chiarezza l’ha già fatta Matteo Renzi quando ha detto che ha vinto le primarie su una linea politica che non è quella che rappresenta Matteo Orfini”. Ieri, infatti, il presidente del Pd, Orfini ,aveva subito assunto una posizione chiara nel merito, con un tweet che sollecitava l’approvazione di una legge a favore dei matrimoni omosessuali.
Intanto, tra i Comuni che si sono piazzati di traverso dinanzi alla circolare di Alfano c’è anche Roma. Il sindaco Ignazio Marino sfida il ministro e dice: “Noi andiamo avanti, subito l’ordinanza per la registrazione delle nozze gay celebrate all’estero”.
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