Bce cauta: Ripresa graduale nel 2012. Intanto lo spread supera i 400 punti
Dopo un quarto trimestre 2011 con una crescita del pil ”molto debole”, nel corso del 2012 si dovrebbe registrare ”una ripresa economica molto graduale” nell’area dell’euro. A sostenerlo è la Bce nel bollettino di febbraio.
I tassi di interesse a breve termine molto contenuti e tutte le misure adottate per promuovere il buon funzionamento del settore finanziario dell’area dell’euro, rileva la Bce, ”sono di sostegno all’economia dell’area”. Inoltre, le tensioni presenti nei mercati finanziari si sono attenuate in risposta alle misure di politica monetaria del Consiglio direttivo, ma anche ai progressi compiuti verso il rafforzamento del quadro di governance dell’area dell’euro e all’intensificazione del risanamento dei conti in diversi paesi dell’area.
Tuttavia, sottolinea l’Istituto di Francoforte, ”la moderata espansione della domanda a livello mondiale, le perduranti tensioni nei mercati del debito sovrano dell’area dell’euro e il loro impatto sulle condizioni di credito, nonché il processo di risanamento dei bilanci nei settori finanziario e non finanziario continuano a frenare la dinamica di fondo della crescita nell’area”. Questa prospettiva, rileva la Bce, ”è soggetta a rischi al ribasso”. Questi sono connessi, in particolare, ”alle tensioni nei mercati del debito dell’area dell’euro e alla loro potenziale propagazione all’economia reale dell’area; inoltre riguardano eventuali andamenti sfavorevoli dell’economia mondiale, rincari delle materie prime superiori alle ipotesi, spinte protezionistiche e una possibile correzione disordinata degli squilibri internazionali”.
Il ‘Suvey of Professional Forecasters’ ha rivisto significativamente al ribasso sia per il 2012 sia per il 2013 le aspettative di crescita del pil nell’area dell’euro, con il Prodotto interno lordo che dovrebbe registrare un calo dello 0,1% contro +0,8% stimato in precedenza. Contemporaneamente vede al rialzo invece le aspettative per il tasso di disoccupazione in Eurolandia. Secondo le stime del ‘Spf’, pubblicate sul bollettino Bce, il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 10,6% nel 2012 e nel 2013 contro 10% stimato in precedenza per quest’anno e 9,7% per l’anno prossimo.
“Per promuovere la fiducia e instaurare un contesto favorevole alla crescita sostenibile”, ribadisce la Bce, è necessaria ”una combinazione di riforme strutturali e disciplina di bilancio”. Dovrebbero poi, nei paesi dell’area dell’euro, ”essere ridotte le rigidità nel mercato del lavoro e dovrebbe essere accresciuta la flessibilità salariale”.
Per quanto riguarda le politiche di bilancio, sottolinea l’Istituto di Francoforte, ”i governi di tutti i paesi dell’area dell’euro devono continuare ad adoperarsi al massimo per assicurare la sostenibilità dei conti pubblici. E’ fondamentale che tutti i paesi aderiscano agli obiettivi di bilancio annunciati per il 2012. Ciò dovrebbe contribuire ad ancorare le aspettative su politiche di bilancio sane e a rafforzare la fiducia”. A livello dell’Ue nonché negli ordinamenti giuridici di diversi Stati membri, sottolinea la Bce, ”è in atto un rafforzamento delle regole che disciplinano la formulazione e l’attuazione delle politiche nazionali di bilancio. Questi sono passi importanti nella giusta direzione”. Per quanto riguarda le riforme strutturali, rileva l’Istituto di Francoforte, ”queste sono fondamentali per potenziare la capacità di aggiustamento e la competitività dei paesi dell’area dell’euro, rafforzando quindi le prospettive di crescita e la creazione di posti di lavoro. In particolare occorre realizzare riforme ambiziose e di ampia portata a favore della concorrenza nei mercati dei beni e soprattutto dei servizi”.
Le borse europee aprono in ribasso: Londra segna -0,88% a 5.840 punti, Francoforte 1,32% a 6.668, Parigi -0,81% a 3.364 e Amsterdam -0,89% a 320.
Lo spread tra Btp e Bund tedesco, che ha aperto a 387,84 punti, torna a superare i 400 punti. Il differenziale, infatti, attualmente si colloca a 400,59 punti.
Chiusura in ribasso per Wall Street: il Dow Jones Industrial segna -0,76% a 12.780 punti e il Nasdaq -0,55% a 2.915.
La borsa di Tokyo chiude in ribasso: il Nikkei 225 segna -0,24% a 9.238 punti.
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