Mosca, Il presidente della Total, de Margerie, ucciso in un incidente aereo. Il suo jet privato finito contro uno spazzaneve; l’autista era ubriaco
Il presidente e direttore generale della Total, Christophe de Margerie, è rimasto ucciso in un incidente aereo nella notte tra lunedì e martedì all’aeroporto Vnukovo di Mosca. De Margerie, 63 anni, ricopriva l’incarico di numero uno del colosso del petrolio e del gas dal 2010.
La dinamica: lo spazzaneve e la nebbia
Secondo le prime ricostruzioni l’aereo della Total, un Falcon-50 su cui viaggiavano de Margerie e tre membri dell’equipaggio, tutti morti, alle 23.57 ora locale (le 21.59 in Italia) era in fase di decollo dalla Russia verso Parigi quando si è scontrato con una macchina per lo sgombero della neve e ha preso fuoco. Non è ancora stato chiarito se il mezzo pesante stesse attraversando la pista o fosse parcheggiato. Complice, probabilmente, anche la nebbia dato che, al momento dell’incidente, la visibilità era di appena 350 metri.
L’autista ubriaco
Il conducente del mezzo di terra è risultato ubriaco: lo ha reso noto il Comitato investigativo russo in base ai primi accertamenti. «Al momento è stato già stabilito che il conducente del mezzo spazzaneve si trovava in stato di ebbrezza alcolica», ha dichiarato il portavoce Vladimir Markin. Inizialmente, i media russi avevano dato notizia del decesso anche dell’autista dello spazzaneve. In ogni caso l’inchiesta si sta concentrando anche sull’ipotesi di «un eventuale errore del pilota, sulla violazione delle regole di movimento dei mezzi nell’aeroporto, così come di uno errore commesso dai controllori di volo». La procura di Parigi ha annunciato di aver aperto un’inchiesta per omicidio colposo. E il Bureau d’Enquêtes et d’Analyses, l’agenzia francese per la sicurezza dell’aviazione civile, ha annunciato che parteciperà all’inchiesta in corso a Mosca: già martedì tre tecnici saranno all’aeroporto moscovita.
La carriera
Prima di diventare il leader della Total, de Margerie, conosciuto come il «grande baffo» per i suoi baffi incurvati, aveva allargato gli affari del colosso petrolifero francese in Paesi difficili come l’Iraq, l’Iran e il Myanmar. Entrato nel gruppo nel 1974, alla sezione finanziaria, dal 2007 era il direttore generale, e dal 2010 anche presidente del gruppo. De Margerie lunedì era in Russia in visita ufficiale: a Gorki aveva partecipato a una riunione dei maggiori investitori esteri con il premier Dmitri Medvedev. Da sempre si era detto contrario alle sanzioni economiche dell’Occidente contro Mosca per il suo ruolo nella crisi ucraina.
Il cordoglio di Putin e di Gazprom
Tra i primi messaggi di cordoglio quello del presidente russo Vladimir Putin: il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha sottolineato: «Vladimir Putin conosceva da tempo de Margerie, con cui aveva uno stretto rapporto di lavoro. Il presidente apprezzava le sue doti nel business, il suo impegno costante per lo sviluppo non solo delle relazioni russo-francesi, ma anche di una collaborazione reciprocamente vantaggiosa su più livelli». Anche il colosso del gas russo Gazprom si è unito alle condoglianze. Il presidente francese François Hollande ha salutato il «talento» di de Margerie, che difendeva «l’eccellenza» di Total, che aveva «elevato al livello delle migliori imprese del mondo».La carriera
Prima di diventare il leader della Total, de Margerie, conosciuto come il «grande baffo» per i suoi baffi incurvati, aveva allargato gli affari del colosso petrolifero francese in Paesi difficili come l’Iraq, l’Iran e il Myanmar. Entrato nel gruppo nel 1974, alla sezione finanziaria, dal 2007 era il direttore generale, e dal 2010 anche presidente del gruppo. De Margerie lunedì era in Russia in visita ufficiale: a Gorki aveva partecipato a una riunione dei maggiori investitori esteri con il premier Dmitri Medvedev. Da sempre si era detto contrario alle sanzioni economiche dell’Occidente contro Mosca per il suo ruolo nella crisi ucraina.
Il cordoglio di Putin e di Gazprom
Tra i primi messaggi di cordoglio quello del presidente russo Vladimir Putin: il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha sottolineato: «Vladimir Putin conosceva da tempo de Margerie, con cui aveva uno stretto rapporto di lavoro. Il presidente apprezzava le sue doti nel business, il suo impegno costante per lo sviluppo non solo delle relazioni russo-francesi, ma anche di una collaborazione reciprocamente vantaggiosa su più livelli». Anche il colosso del gas russo Gazprom si è unito alle condoglianze. Il presidente francese François Hollande ha salutato il «talento» di de Margerie, che difendeva «l’eccellenza» di Total, che aveva «elevato al livello delle migliori imprese del mondo».
Social