Corte costituzionale, trovato l’accordo su Sciarra e Bariatti. Al Csm andrà il candidato del M5S Zaccaria
Oggi potrebbe essere il giorno buono per l’elezione dei due giudici della Corte costituzionale di nomina parlamentare. Alle 13 infatti comincerà la ventunesima votazione e sono in molti a scommettere su una fumata bianca. Da un lato il M5s ritiene di “alto profilo” il nome di Silvana Sciarra, la candidata del Pd, e se il popolo della rete darà l’ok alla docente di Diritto del Lavoro e di Diritto sociale europeo nel referendum convocato sul blog di Beppe Grillo ci sarà la convergenza.
Dall’altro lato anche Forza Italia sembra aver deciso il suo candidato: dopo la terna tutta al femminile presentata ieri, ai parlamentari azzurri è stato chiesto con un sms di votare per Stefania Bariatti, docente di Diritto internazionale privato e processuale. Anche Ncd ha dato indicazione di votare il duo Sciarra-Bariatti. Tuttavia nell’sms inviato ai parlamentari forzisti è indicato di votare solo per Bariatti, senza menzionare il candidato del Pd Silvana Sciarra. Il problema, secondo indiscrezioni, sarebbe la ferma volontà del capogruppo Fi alla Camera Renato Brunetta di insistere sul nome di Marzia Ferraioli. Una delle candidate che però non sarebbe stata votata nè dai Cinque Stelle, nè da parte del Pd, in quanto considerata una “politica” visto che si è presentata con Forza Italia alle ultime europee. Si sta lavorando ad una mediazione.
Sulla Bariatti sembra gravare anche un problema di compatibilità
La docente è dal giugno 2013 membro del Consiglio di amministrazione di ASTM Spa, società quotata alla borsa di Milano, attiva nell’esercizio di concessioni autostradali e dall’agosto 2013 presidente del Consiglio di amministrazione di Sias, il principale operatore autostradale nel nord-ovest in Italia, con circa 1400 km di rete in concessione. In base all’articolo 7 della legge 11 marzo 1953, n. 87, Che disciplina il funzionamento della Corte costituzionale, “i giudici non possono assumere o conservare altri uffici o impieghi pubblici o privati, nè esercitare attività professionali, commerciali o industriali, funzioni di amministratore o sindaco in società che abbiano fine di lucro”. La Bariatti, se vorrà essere membro non togato della Corte costituzionale, dovrà dunque rinunciare alle cariche societarie che detiene.
Anche per il Csm sembra vicina l’elezione di Alessio Zaccaria, candidato dei Cinque Stelle per Palazzo dei Marescialli. Nel messaggio inviato ai parlamentari del Pd le indicazioni sono chiare: “Raggiunto accordo su Corte e Csm. Le indicazioni di voto sono Silvana Sciarra e Stefania Bariatti per la Corte. Alessio Zaccaria per il Csm. I curricula sono disponibili in segreteria. Presenza obbligatoria alle 13″.
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