Vaccino-anti-influenza, le morti sospette arrivano a 11. L’Aifa: “Non è possibile affermare che vi sia una relazione diretta tra morti e vaccino”
Sono in tutto 11 le segnalazioni di morti sospette per l’uso del vaccino FLUAD della Novartis bloccato giovedì. L’Aifa ha ricevuto ieri otto nuove segnalazioni che si aggiungono alle tre di giovedì. Le persone avevano ricevuto il vaccino non solo dai lotti bloccati, ma anche da altri.
Al momento, spiega l’Aifa, non è possibile affermare che vi sia una relazione diretta in quanto sono necessarie informazioni più complete. L’Aifa ritiene sia possibile che l’aumento repentino delle segnalazioni di eventi possa essere in parte ricondotto all’impatto mediatico di tali notizie sulla popolazione.
L’Agenzia sta acquisendo gli elementi necessari, tra i quali l’esito degli accertamenti sui campioni inviati all’Istituto Superiore di Sanità, le relazioni cliniche e i referti autoptici, per valutare un eventuale nesso di causalità. «Ogni anno – spiega l’Aifa – si registrano circa 8.000 decessi per complicanze cardiovascolari riconducibili all’influenza, dovuti in parte ai livelli insufficienti di copertura vaccinale registrati nel nostro Paese, specie negli anziani». L’Agenzia continua a vigilare in tempo reale sull’evoluzione della situazione, anche in contatto con l’Agenzia Europea dei Medicinali, e provvederà a comunicare tempestivamente eventuali aggiornamenti garantendone la massima diffusione.
Le procure indagano. Tre procure si stanno già interessando alle vicende delle persone morte dopo essere state vaccinate contro l’influenza. Due uffici giudiziari, quelli di Prato e Siracusa, si occupano dei decessi avvenuti nelle province di loro competenza, mentre il terzo, quello di Siena, ha aperto un fascicolo sulla produzione dei lotti sospetti negli stabilimenti senesi della Novartis.
Nell’ambito delle indagini, in Sicilia e in Molise i Carabinieri dei Nas hanno sequestrato materiale e documenti. A Siracusa giovedì sono morti due pensionati di 68 e 87 anni. La procura aveva già aperto un’indagine su un caso simile e precedente, quello di un settantenne di Augusta deceduto a metà novembre dopo che il medico – ora indagato – gli aveva somministrato un vaccino antinfluenzale. «Attendiamo l’esito della consulenza tecnica – ha spiegato il procuratore Francesco Paolo Giordano -, il risultato dell’autopsia e la perizia tossicologica e chimica. Stiamo cercando di approfondire anche l’altra morte sospetta, avvenuta una decina di giorni fa. In questo caso non c’è nessuna notizia di reato e la vittima è una donna di 87 anni che era stata ricoverata in rianimazione».
A Prato il fascicolo è stato aperto ieri, dopo la notizia del decesso di un novantenne. Analoghi percorsi potrebbero essere seguiti dalle procure delle città dove vengono segnalate nuove morti sospette: per il momento, Campobasso, Lecce, Parma, Como e Roma. «Stanno arrivando altre segnalazioni che stiamo esaminando», ha avvertito in serata il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani. Diverso il caso della procura di Siena che, nel caso in cui venga confermata una relazione fra le dosi di vaccino e le morti, dovrà stabilire se e quali siano le responsabilità legate alla casa produttrice e alle fasi di produzione.
Le indagini al momento sono in stand-by. Infatti, se la Novartis fa sapere di aver già svolto «una revisione preliminare dei lotti di vaccino interessati», e che «l’esito di tale revisione ha già riconfermato la qualità e la conformità del vaccino Fluad», il mondo scientifico sta aspettando i risultati dei test dell’istituto superiore di sanità. «Contiamo di avere le risposte definitive entro 30 giorni», ha spiegato il commissario straordinario dell’Istituto, Walter Ricciardi.
I magistrati, però, potrebbero non voler aspettare così tanto. I pm di Prato, per esempio, starebbero valutando la riesumazione della salma. L’anziano è morto martedì: era stato vaccinato nel tardo pomeriggio di lunedì. Non solo, dopo la sospensione dei due lotti ‘sospettì da parte dell’Aifa – ma il provvedimento potrebbe estendersi ad altri lotti – le procure potrebbero disporne il sequestro. A livello scientifico, ha spiegato l’Aifa, non è stata ancora provata «una relazione diretta fra la somministrazione del vaccino e le morti».
«C’è una concordanza sospetta», nel senso che tutti i decessi sono avvenuti nelle 48 ore successive alla vaccinazione. Questo non significa che sia provato vi sia un legame di causa effetto. Verificarlo a livello sanitario spetta al mondo scientifico, e a livello penale alle procure.
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