Muore Simoncelli, dramma al Gp della Malesia
Durante il secondo giro il pilota della Honda Marco Simoncelli è finito a terra e investito da Colin Edwards e Valentino Rossi che venivano subito dietro di lui rimanendo a terra senza casco. Aveva 24 anni e la sua carriera era iniziata prestissimo, all’età di 7, gareggiando sulle minimoto e diventando campione italiano nella stessa categoria a 12 anni. Gli esperti hanno sempre previsto per lui una carriera brillante, paragonandolo sia professionalmente che umanamente al campione Valentino Rossi. E proprio il pilota di Tavullia, coinvolto pare marginalmente nell’incidente, è rimasto fortemente scosso: i due erano molto legati e Rossi lo ha sempre considerato un fratello minore: “Sic era duro in pista e dolce nella vita. Ancora non posso crederci, mi mancherà un sacco”.
Lo scontro è stato terribile anche se non sono ancora ben chiare le dinamiche dell’incidente. Dalle immagini si evince che il pilota ha tagliato una curva in modo anomalo, probabilmente a causa di una perdita di aderenza. A confermare il decesso del pilota di Coriano è stato un dottore dello staff medico che ha dichiarato che Marco, non appena raggiunto, era già privo di conoscenza e nonostante i tempestivi tentativi per rianimarlo, dopo 50 minuti non si è potuto far altro che costatarne il decesso. La gara è stata poi sospesa ed annullata.
Nell’ultimo messaggio video registrato e pubblicato sul suo canale youtube, il giorno prima della gara, Simoncelli con il solito entusiasmo e la solita freschezza che lo contraddistinguevano, aveva detto di avere molta voglia di scendere in pista: “Penso si possa far bene, cercheremo di salire sul podio. Magari sul gradino più alto, quello centrale”. Proprio a Sepang nel 2008, si era guadagnato il titolo di Campione del Mondo nella classe 250.
Numerosi i messaggi di cordoglio: “Oggi è uno dei giorni più tristi della mia presidenza. La tragica scomparsa di Marco Simoncelli mi ha profondamente turbato e sconvolto. La vita è sacra e non si può morire a 24 anni per una gara”, ha detto Gianni Petrucci, presidente del Coni.
”Ricorderemo sempre Marco per il suo sorriso – si legge sul sito della Ducati – la sua disponibilità, il suo grande cuore e per le emozioni che ci ha fatto vivere in questi anni. Era uno di noi”. Messaggio di cordoglio anche da parte del Gruppo Piaggio che ricorda il “grande campione e straordinario sportivo”.
Ricordano Simoncelli anche i suoi rivali in pista. “Non ci sono parole in un giorno così. Ci mancherai. Riposa in pace Marco”, scrive Jorge Lorenzo sulla propria pagina di Twitter.
Casey Stoner, campione del mondo della MotoGp, si dice “scioccato e rattristato dalla perdita di Marco. Queste cose quando succedono ti ricordano quanto sia preziosa la vita e mi sento molto triste”.
“Siamo tutti sconvolti per questa grande mancanza, non solo il mondo dello sport. Non ci sono parole adatte in queste circostanze, preferisco il silenzio anche se è doveroso ricordarlo”, ha detto Max Biaggi, in collegamento telefonico a ‘Domenica Cinque’. Il pilota romano e Simoncelli sono stati compagni di squadra nell’Aprilia per una gara di Superbike a Imola.
Il pilota spagnolo Dani Pedrosa osserva: ”Molte volte ci dimentichiamo quanto sia pericoloso questo sport e quando muore un pilota, niente ha significato”.
Andrea Dovizioso ricorda: “L’ho sempre visto correre dando il massimo, l’ho visto cadere tante volte senza farsi male, quasi fosse invulnerabile. Assistere a un incidente come quello di oggi mi lascia esterrefatto, mi sembra impossibile”.
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