Inarrestabile Juve, vince in casa contro il Verona e si mette a + 5 dalla Roma
La Juve taglia a braccia levate il traguardo volante di metà campionato. Uno sprint di soli sette minuti, due prodezze consecutive di uno strepitoso Pogba e di Tevez ed eccola in fuga con il massimo vantaggio di stagione: cinque punti che già domenica prossima, in casa con l’altra veronese mentre la Roma farà visita alla Fiorentina, sembrano destinati ad aumentare. Non è la Juve dei record di un anno fa, peraltro irripetibile. È meno furibonda, meno ossessiva, in assoluto meno straripante. Ma è più razionale, più duttile, e soprattutto è ancora nell’Europa che conta, con buone prospettive di saltare l’ostacolo degli ottavi, oltre ad essere saldamente in testa alla classifica. Ha avuto due-tre passaggi a vuoto a cavallo della sosta, non chiudendo partite che stava dominando e facendosi poi raggiungere. Ma con la vittoria di Napoli ha non solo eliminato un potenziale terzo incomodo. Ha anche ritrovato un passo che la Roma non è in grado di reggere, perlomeno non in questa fase.
La sorpresa del girone d’andata è certamente la Sampdoria. Per il terzo posto che condivide con il Napoli, per i 33 punti messi insieme con merito, per il tentativo di rialzare ulteriormente la posta con gli arrivi di Eto’o e Muriel. Ma anche il Genoa, pur con la flessione delle ultime giornate, è andato ben oltre le attese, così come Palermo e Sassuolo. Il Palermo grazie in particolare alle qualità di Dybala e Vazquez: il Sassuolo a una cifra di gioco coraggioso e divertente che ne ha fatto sino a qui la squadra-simpatia. Anche e soprattutto perché trattasi dell’unica formazione autoctona di un campionato in cui il numero di stranieri – scarsi – ha superato il livello di guardia.
L’elenco delle delusioni, che hanno preso il posto di illusioni prive di fondamento, si apre di diritto con Milan e Inter. Il Milan, in caduta verticale, gioca un calcio avventuroso e spesso incomprensibile: l’Inter, a dispetto dei presunti rinforzi, non è tecnicamente all’altezza delle ambizioni del suo nuovo allenatore. Doveva far meglio il Napoli, poteva far di più il Torino se solo avesse provveduto per tempo all’acquisto di attaccanti: ieri a Cesena è bastata una riserva del Chievo, non del Bayern, per rincasare con tre punti particolarmente preziosi. La strada verso la salvezza è lunga, ma per Parma e Cesena sembra già sbarrata. Tra Cagliari, Empoli e le due veronesi la terza cui toccherà far loro compagnia.
Social