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Firenze, vertice Renzi – Merkel, il premier italiano: “Noi con la Germania per cambiare la narrativa dell’Europa”

Firenze, vertice Renzi – Merkel, il premier italiano: “Noi con la Germania per cambiare la narrativa dell’Europa”

“Grazie di essere qui a Firenze in questo appuntamento che nasce dal desiderio di valorizzare insieme la presidenza tedesca del G7 e le grandi sfide che abbiamo davanti. Noi oggi continuiamo a parlare sempre di questioni economiche ma dimentichiamo che c’è un tema nel quale l’Europa ha un grandissimo elemento di forza nel mondo: la capacità di dare ispirazioni e ideali. Ce ne siamo resi conto nella grande marcia di Parigi, perché l’Europa è un’idea che va promossa. Forse tutti noi insieme dobbiamo cambiare la narrativa dell’Europa, che non è soltanto un insieme di codici o di burocrazia. Dobbiamo tornare ad appassionare i cittadini. Il nostro impegno è totale, è l’unica strada per affrontare il rischio di coloro che vorrebbero distruggere i valori dell’Europa”.

Parla così Matteo Renzi alla Galleria dell’Accademia dove si tiene la conferenza stampa con Angela Merkel a conclusione del vertice italo-tedesco. Per la prima volta nella sua storia, il museo ospita un incontro tra due capi di governo. Per la conferenza stampa è stata scelta la sala al piano terreno, la cosiddetta Galleria dei Prigioni, che ospita le sei monumentali sculture di Michelangelo. Merkel e Renzi parlano con il David di Michelangelo alle spalle. E’ stato il premier a scegliere la Galleria dell’Accademia come sede ufficiale del vertice.

“Tutti i cambiamenti che la politica economica dell’Europa sta facendo non devono bloccare il percorso di riforma che i singoli Paesi stanno portando avanti. L’Italia sta attraversando una fase di riforma straordinaria – dice ancora Renzi -, il percorso di riforma non va bloccato ma accelerato. L’Italia può e deve mettere il turbo perché dobbiamo fare ancora più veloce, non scalare marcia. In 11 mesi abbiamo portato avanti una fase di riforme straordinaria”, ha aggiunto annunciando nuove misure su “scuola e innovazione” da oggi a un mese. Un passaggio è riservato anche all’Italicum (su cui si sta battagliando al Senato): “Ho consigliato ieri ad Angela di adottare la nostra legge elettorale”, è la battuta raccontata dal premier.

Poi è la Merkel a prendere la parola: “L’Europa non è iniziata con noi e non finirà con noi. C’è una tradizione di cultura, Firenze è un luogo simboli dei nostri valori comuni”. Il piano di riforme avviato da Renzi è “molto ambizioso”, ma “sono sicura che verrà portato avanti e che darà ottimi risultati. Auguro a te (Renzi, ndr) ogni successo. Credo che alcune delle riforme italiane, lavoro e pubblica amministrazione, genereranno presto effetti. Ho parlato stamattina con imprenditori tedeschi che lavorano in Italia, tutti loro dicono che vogliono appoggiare il percorso di riforme e che ci sono già i primi impulsi. Ci sono stretti rapporti tra l’economia tedesca e quella italiana, abbiamo legami e scambi intensi. Sui provvedimenti europei, la proposta di Jean-Claude Juncker ha una funzione importante, siamo noi ora che dobbiamo sviluppare progetti con i quali raccontare una nuova narrativa”.

E a chi le chiede di commentare il ‘quantitative easing’ della Bce, Merkel replica: “Sono dell’avviso che la Bce prenda le sue decisioni in modo indipendente, quindi non commentiamo le decisioni”.

Prima dell’inizio della conferenza, Renzi ha scherzato con le persone che hanno accompagnato lui e la Merkel nella visita agli Uffizi e al Vasariano: “Guardate, guardate, ammirate la bellezza, Firenze è la capitale”. A raccontarlo è il direttore della galleria, Antonio Natali, che spiega questo anche con il clima “molto amichevole e affabile” che c’era. “Non è un caso, a Firenze c’è una storia che si coagula tutta insieme”, ha aggiunto.

Ieri il premier e la cancelliera hanno avuto un lungo colloquio da soli prima della cena a Palazzo Vecchio. Insieme, i due hanno fatto anche un giro nella Sala delle Carte Geografiche, dove lavorava Machiavelli, per ammirare le mappe, soffermandosi in particolare su quella della Germania. Alla cena a Palazzo Vecchio, che ha aperto la visita della cancelliera a Firenze, a cui seguirà domani il bilaterale, partecipano 12 persone: sei della delegazione italiana e sei di quella tedesca.