E’ morto Renato Dulbecco, nobel per la medicina. Nel 1999 affiancò Fabio Fazio a Sanremo
Si è spento il premio Nobel italiano per la medicina, Renato Dulbecco. Era il papà del progetto genoma umano e fu insignito nel 1975 del Premio Nobel per la Medicina per le sue scoperte in materia di interazioni tra i virus tumorali e il materiale genetico della cellula. Nato a Catanzaro, in Calabria, il 22 febbraio del 1914, lo scienziato italiano era figlio di padre ligure impegnato nel Genio Civile.
Il grande pubblico ricorda lo scienziato anche nei panni di ‘presentatore’ quando nel 1999 è salito sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo insieme a Fabio Fazio e Laetitia Casta. Proprio per il lavoro del padre, il giovane Renato si trova fin da ragazzino a dover girare in tutto il Paese, approdando a Cuneo prima, poi a Torino e infine a Imperia, dove frequenta il liceo De Amicis, la spiaggia e un piccolo osservatorio. Compie gli studi universitari a Torino in Medicina, benché amasse la fisica, e incontra Salvatore Luria e Rita Levi Montalcini, occupandosi prevalentemente di biologia. Nel 1936 inizia il servizio militare e nel 1939 viene richiamato alle armi, inviato prima in Francia e poi in Urss, sul Don, da dove torna dopo alcuni mesi di ospedale militare.
Caduta la dittatura fascista, Dulbecco entra a far parte delle Resistenza e fa parte del Cln della città di Torino, diventando anche membro della giunta popolare guidata dal sindaco Giovanni Roveda. Dopo la guerra, Renato Dulbecco inizia a occuparsi di biologia. Desidera occuparsi di genetica e può farlo entrando nel gruppo di lavoro di Luria.
Il premio Nobel, a quanto si apprende, è deceduto a San Diego (Usa), nella sua abitazione di La Jolla, dove risiedeva da tempo dopo l’interruzione delle sue attività scientifiche.
Dulbecco si era trasferito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1947, nell’Indiana, a Bloomington. E’ una breve esperienza, che tuttavia consente a Dulbecco di essere notato da Max Delbruck, che porta il ricercatore in California, al Caltech. Qui diventa professore. Nel 1962 si trasferisce al Salk Institute e nel 1972 a Londra agli Imperial Cancer Research Fund Laboratories per poter lavorare nel campo dei tumori umani. Nel 1975, grazie alle sue scoperte in materia di interazioni tra virus tumorali e materiale genetico della cellula,
Dulbecco è insignito del premio Nobel per la Medicina assieme a David Baltimore e Howard Temin. Dal 1986 è attivamente impegnato nel Progetto Genoma, la cui mappatura termina nel 2003 e di cui è stato uno degli iniziali promotori. E dal palcoscenico della scienza Dulbecco passa per un attimo anche al palco della grande musica. Nel 1999 infatti presenta il Festival di Sanremo insieme a Fabio Fazio e Laetitia Casta. Dona poi il compenso ricevuto per la creazione del Dulbecco Telethon Institute. Moltissimi e prestigiosi i riconoscimenti ricevuti da Dulbecco negli anni. Oltre al premio Nobel, lo scienziato italiano è stato insignito della laurea honoris causa in Scienze dall’Università di Yale, era membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia nazionale delle scienze americana e membro straniero della Royal Society inglese.
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