Rivoluzione in Grecia, Tsipras: “Faremo un governo di salvezza sociale”. Bloccate le più importanti privatizzazioni
Alla sua prima riunione di governo, questa mattina ad Atene, il nuovo premier greco Alexis Tsipras ha assicurato di non voler rompere con i creditori internazionali, ma di non voler accettare una politica di subordinazione. «Il nostro obiettivo è la riduzione del debito» , ha detto Tsipras, dopo aver descritto il suo esecutivo come un «governo di salvezza sociale», la cui massima priorità è affrontare la crisi umanitaria nel Paese.
Domani, è stato annunciato, il neo ministro degli Esteri Nikos Kotzias, sarà a Bruxelles
«Abbiamo proposte realistiche per il debito e gli investimenti», ha dichiarato Tsipras, annunciando un piano in quattro anni per raggiungere un bilancio in equilibrio. E infine ha ribadito l’impegno contro corruzione e nepotismo, così come l’obiettivo di ripristinare la credibilità e la dignità della Grecia a livello internazionale.
Il viceministro per le Riforme Amministrative, Giorgios Katrougalos, ha dichiarato in televisione di voler riassumere migliaia di funzionari pubblici licenziati nell’ambito del programma di austerity. Solo nel 2014 erano stati licenziate 9.400 persone. L’esecuitvo ha confermato lo stop alle misure volute dalla Troika. Il nuovo governo ha deciso di bloccare le privatizzazioni: quella del porto del Pireo, il maggiore del paese. Lo ha indicato Theodoros Dritsas, ministro per la marina mercatile, all’agenzia France Presse. Quella del Pireo è una delle privatizzazioni imposte alla Grecia dalla Troika. «Fermeremo anche la privatizzazione del porto di Tessalonica» ha aggiunto l’esponente del governo Tsipras. Il ministro dell’Energia e l’Ambiente, Panagiotis Lafazanis, ha dichiarato alla radio Skai l’intenzione del governo di bloccare la privatizzazione dell’azienda elettrica Dei. Non saranno inoltre vendute le ferrovie di Stato.
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