Iraq, le forze peshmerga curde sono riuscite ad avere la meglio sui jihadisti dell’Isis a Kirkuk
È terminata l’offensiva dello Stato islamico a Kirkuk, in Iraq, dove le forze peshmerga curde sono riuscite ad avere la meglio sui jihadisti. È quanto riferiscono fonti locali, secondo cui gli scontri avrebbero lasciato sul terreno «decine di vittime». L’attacco è iniziato con un attentato suicida al Kirkuk Palace Hotel che sarebbe stato condotto da più miliziani armati di cinture esplosive. In seguito, sarebbe stata condotta un’offensiva sulla città attraverso tre direttrici. Dopo aver cercato di catturare un numero di ostaggi, i jihadisti sarebbero stati tuttavia fermati alle porte di Kirkuk, che dalla scorsa estate è difesa dalle forze curde. La popolazione locale, secondo le fonti, sarebbe ancora sotto choc.
La situazione di Kobane
Lo Stato islamico controlla ancora 350 villaggi della periferia e della provincia della città curdo-siriana di Kobane al confine con la Turchia. Il direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdul-Rahman ha detto, che «22 jihadisti sono stati uccisi negli scontri per la conquista della città», aggiungendo che «un cittadino ha perso la vita nel bombardamento dei miliziani dello Stato islamico di un campo profughi situato nella campagna occidentale di Kobane». Abdul-Rahman ha aggiunto che la battaglia contro «lo Stato islamico» in questa regione della Siria «continua, e non finirà presto».
Gli attacchi americani e della coalizione
Gli Stati Uniti e i partner della coalizione internazionale anti Isis, fra le 8 di mercoledì e le 8 di giovedì, hanno lanciato sei attacchi aerei contro obiettivi dello Stato islamico in Siria e altri 12 in Iraq. Lo riferisce l’esercito Usa, precisando che cinque di questi hanno colpito una postazione del gruppo jihadista vicino Kobane, la città siriana vicino al confine con la Turchia per il cui controllo curdi e jihadisti hanno combattuto gli uni contro gli altri per quattro mesi. In Iraq i raid aerei hanno colpito nei pressi di al-Asad, Ar Rutbah, Mossul, Sinjar e Tal Afar.
In Siria Al Qaeda travolge a nord del Paese le forze moderate
Fonti dell’opposizione nel nord della Siria hanno rivelato al quotidiano «al Sharq al Awsat», che «il Fronte al Nusra, braccio siriano di al Qaeda, ha completato il suo piano per eliminare l’opposizione moderata anti-Assad nel nord del paese, lungo le linee di confine con i territori dell’organizzazione dello Stato islamico». Secondo queste fonti «al Nusra ha sferrato attacchi contro il movimento moderato Hazm, sostenuto dagli Stati Uniti, al fine di espellere tutti i moderati e di eliminarli dal nord della Siria». Il movimento Hazm, l’unico che possieda i missili anticarro statunitensi Tow, è noto come il riferimento militare delle varie fazioni ribelli non jihadiste in Siria.
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