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Torino, dure proteste dei tassisti contro la concorrenza ‘abusiva’ di Uber: “Siamo pronti a bloccare tutta l’Italia”

Torino, dure proteste dei tassisti contro la concorrenza ‘abusiva’ di Uber: “Siamo pronti a bloccare tutta l’Italia”

Sono un migliaio in piazza Albarello i tassisti che sfilano nel centro di Torino contro la concorrenza “abusiva” di Uber. E proprio nel giorno in cui i tassisti scioperano, Uber risponde abbassando del 20 per cento le proprie tariffe. Mosse e contromosse della guerra tra auto bianche e Uber, che dalle 8 di stamattina vede in scena l’ultima battaglia: la discesa in piazza dei tassisti torinesi contro il nuovo servizio di noleggio delle auto private accusato di essere abusivo e di fare concorrenza sleale. Il corteo è partito alle 10 da piazza Arbarello verso la Prefettura, dove le auto bianche si raduneranno in presidio per poi dirigersi nel pomeriggio, a cominciare dalle 14, davanti alla sede dell’Autorità dei Trasporti al Lingotto. Il traffico è difficoltoso per alcuni blocchi organizzati in centro dai vigili urbani. Sono stati lanciati alcuni fumogeni e una bomba carta è stata fatta esplodere in piazza Solferino. Un secondo potente petardo è stato fatto esplodere in mezzo al corteo dei tassisti in piazza Castello. All’arrivo in piazza c’è stato qualche attimo di nervosismo tra i manifestanti e alcuni tassisti fermi al posteggio: “Venite con noi a manifestare” hanno urlato ai colleghi.

I tassisti in corteo provengono da tutta Italia per protestare contro l’azienda californiana che fornisce trasporto automobilistico privato attraverso un’applicazione per smartphone a prezzi competitivi. “Chiederemo di essere ricevuti da sindaco e prefetto – dice Valter Drovetto, vice segretario nazionale Ugl Taxi – . Chiediamo legalità e rispetto delle regole, chi costa meno è perchè non paga le tasse e fa tariffe a discrezione, rispetto a noi che abbiamo il tassametro piombato. Uber – continua Drovetto – effettua un servizio senza rispettare tutte quelle garanzie che da sempre ci vengono richieste. In questo modo si danneggiano 100mila tra tassisti e autonoleggiatori. Uber deve fermarsi”.

Uber dal canto suo risponde con messaggi promozionali sull’app per smartphone dei suoi utenti: a causa dello sciopero dei tassisti dice in sostanza il messaggio, non siamo in grado di far fronte a tutte le richieste, ma lo sconto del 20 per cento sarà valido per i prossimi giorni.

“Siamo pronti a bloccare tutta l’Italia”. E’ la minaccia dei tassisti giunti a Torino da tutto il Paese per manifestare contro l’azienda per il servizio di trasporto privato.