Fumata bianca per l’Eurogruppo a Bruxelles. Gli aiuti alla Grecia prorogati di quattro mesi. Varoufakis. “E’ un grande passo avanti per l’Europa”
Gli scenari più cupi sono stati scongiurati. L’Eurogruppo a Bruxelles si conclude con una fumata bianca. La Grecia ottiene lo sblocco del prestito europeo con un’estensione di quattro mesi, ma gli aiuti saranno vincolati alle misure che realizzerà e che, per una prima parte, dovrà presentare già lunedì. Le istituzioni (ex Troika, ndr.) valuteranno se sono sufficienti e solo dopo la verifica – si legge nel testo dell’accordo – ci sarà l’esborso del prestito.
“Il prolungamento degli aiuti è un piccolo passo verso una nuova direzione”, ha commentato il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. “Siamo tutti vincitori. E’ un grande passo avanti per l’Europa”, ha detto invece il nostro titolare dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Per il direttore del Fmi Christine Lagarde il testo dell’accordo “è molto profondo, denso e dice cose importanti per ognuno, quindi è pienamente onnicomprensivo”. E ha concluso: “Siamo molto lieti che il lavoro possa ora realmente cominciare”. E anche il ministro delle Finanze francese Pierre Moscovici ha scritto su Twitter un beneaugurante: “Si procede, si procede, si procede”.
In sintesi, l’intesa viaggia su quattro punti: estensione dell’attuale programma di aiuti per 4 mesi, completamento con successo della valutazione delle misure prima del nuovo esborso di aiuti, elenco delle riforme entro lunedì e rispetto degli impegni presi. In pratica la Grecia si è impegnata, una volta concordate le misure, ad astenersi dal ritirarle o modificarle unilateralmente se queste avranno un impatto sul bilancio.
Già nel pomeriggio erano circolate voci sulla possibilità di un’intesa
Il premier greco, Alexis Tsipras, si diceva “certo” che la richiesta di un’estensione degli aiuti sarebbe stata accettata, malgrado le obiezioni tedesche, e invitava tutti a sottoscrivere una “storica decisione politica”. “La Grecia – sostiene Tsipras – ha fatto tutto il possibile per arrivare a una soluzione comune e positiva, basata sul principio di un doppio rispetto: quello delle regole europee e quello dei risultati elettorali degli stati membri”.
Sullo sfondo per tutta la giornata è continuato il lavoro delle diplomazie
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto un colloquio telefonico con la Cancelliera tedesca Angela Merkel. La Germania è sempre rimasta ferma sulle proprie posizioni, nonostante i passi in avanti della Grecia. Il portavoce di Angela Merkel aveva ribadito: “Quello che nella sostanza è stato formulato nella lettera di Atene non è sufficiente, e su questo il governo tedesco è unito”. Per trovare un’intesa Grecia e Germania si sono incontrate, alla presenza del direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, prima dell’Eurogruppo.
Più duro era stato l’intervento del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che aveva definito “vaga” e “del tutto diversa a seconda del periodo e del destinatario” la lettera greca, accusata anche dal giornale tedesco Bild di essere giunta a Bruxelles in una versione ritoccata dal ministro delle finanze Varoufakis, dopo quanto avevano concordato Tsipras, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e Dijsselbloem.
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