Al via il Quantitative Easing, l’obiettivo è riportare il tasso di inflazione verso il 2%. Cgia: “All’Italia 150 miliardi”
La Bce dà l’avvio al piano di «quantitative easing» e ha iniziato a comprare titoli dalla Germania. I primi acquisti dell’istituto guidato da Mario Draghi sono stati concentrati sui titoli di Stato tedeschi. Poi francesi. Ora Francoforte sta comprando titoli di Stato italiani.
Operazione liquidità
Il piano della Bce ha l’obiettivo di riportare il tasso di inflazione verso il 2% e di riattivare il credito nell’Eurozona attraverso un massiccio programma di acquisto (al ritmo di 60 miliardi al mese) di titoli di Stato, obbligazioni di istituzioni europee, titoli cartolarizzati (Abs) e obbligazioni garantite (covered bond). È la prima volta nella storia della Bce che viene usato il quantitative easing (allentamento quantitativo).
Borse in calo
Il primo acquisto di titoli di Stato da parte della Bce, che ha comprato inizialmente titoli tedeschi, poi francesi e italiani, delude i mercati europei, a partire da Atene (-3,4%). Stabile Milano (Ftse Mib -0,02%), prevale invece il segno meno davanti agli indici di Madrid (-0,62%), Parigi (-0,69%), Londra (-0,59%) e Francoforte (-,48%). Il tasso del Btp a 10 anni è calato a 1,28% dall’1,31% dei primi scambi di oggi. Lo spread tra Btp e Bund è in lieve rialzo a 94 punti base dopo che il rendimento del Bund è calato di 5 punti base allo 0,34%. Sulla seduta pesano il deludente dato sulla bilancia commerciale tedesca, la revisione al ribasso delle stime sull’economia francese operata dalla banca centrale transalpina e le tensioni tra la Grecia, al momento esclusa dal piano di Francoforte, e i suoi creditori in vista del vertice dei ministri delle Finanze dell’Eurozona di questo pomeriggio, dal quale nessuno si attende un esito risolutivo, dopo che il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha definito «lontana dall’essere completa» la lista di riforme speditale venerdì dal governo ellenico. Tali tensioni si ripercuotono sulla borsa di Atene, che lascia sul terreno il 3% a causa delle forti vendite sui titoli bancari.
Con il Quantitative easing l’Italia dovrebbe ricevere dalla Bce fino a 150 miliardi di euro
Il dato lo ha stimato la Cgia di Mestre che rileva come questa operazione dovrà contrastare il credit crunch. Secondo la Cgia negli ultimi tre anni le famiglie e le imprese italiane hanno subito una contrazione nell’erogazione degli impieghi pari a 110 miliardi di euro.
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