Lega Nord, Salvini caccia Tosi. Il sindaco di Verona attacca: “E’ solo un Caino travestito da Abele”
E’ divorzio nella Lega con il sindaco ribelle Flavio Tosi. Dopo una giornata di tensioni, ultimatum e tentativi di mediazione, il segretario federale Matteo Salvini ha messo la parola fine a un braccio di ferro che andava avanti da settimane. Tosi è fuori dalla Lega: “Ho provato mediazioni di ogni tipo – scrive Salvini, alle 22 in punto, in una nota inviata alle agenzie – ma purtroppo, ricevendo solo dei no, sono costretto a prendere atto delle decisioni di Tosi e quindi della sua decadenza da militante e da segretario della Liga Veneta – Lega Nord”.
La risposta del primo cittadino veronese non si fa attendere
Durissima. Salvini è un “Caino travestito da Abele”. E ormai sembra a un passo la candidatura alle regionali contro Luca Zaia. Occhi puntati anche alla Camera, dove la Lega rischia di perdere i numeri con i quattro deputati veneti, tutti tosiani, che potrebbero seguire il sindaco dissidente e voltare le spalle al Carroccio.
“Tosi, Tosi… è un pirlone ad andarsene”
Così Umberto Bossi in un’intervista a Repubblica. “Io sono sempre per la compattezza della Lega – dice il Senatur – Ho sempre sperato in una soluzione diversa, perché la speranza è l’ultima a morire. Abbiamo tentato”, ma “la verità è che Tosi ha già da tempo l’accordo con Passera per fare un partito. Lo sanno tutti”.
Se Tosi si candidasse contro il governatore uscente, dice Bossi, gli elettori della Lega “votano Zaia e Tosi non prende voti”. Per il presidente federale del Carroccio, il sindaco ribelle è “di estrema destra. Quella veronese. Adesso ha fatto l’accordo con Alfano… io non c’entro mai niente con l’estrema destra. Vengo da una famiglia socialista. Mai avuto tentazioni di destra”.
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