Lotta all’evasione, arriva lo Spesometro: il Fisco controllerà tutte le spese dei contribuenti. Escluse le prestazioni verso la Pa
Al via lo Spesometro 2015. Con il mese di aprile scatta l’obbligo per commercianti, artigiani e professionisti, e in generale per tutti i titolari di partita Iva, di comunicare al Fisco le spese effettuate dai propri clienti. Si tratta di un sistema, in vigore ormai da tre anni, destinato a tracciare le spese ai fini della verifica delle disponibilità economiche dei singoli contribuenti. Confermato il tetto a 3.600 euro per commercianti al dettaglio e tour operator. Per tutti gli altri titolari di partita Iva dovranno invece essere comunicate quest’anno per la prima volta tutte le fatture emesse, a prescindere dall’importo di ciascuna operazione.
Stop al tetto di 3.600 euro per le fatture
A ridosso della prima scadenza prevista per l’invio delle comunicazioni, fissata per il 10 aprile, l’Agenzia delle entrate ha dunque dettato le regole per il 2015. Sono interessati tutti i titolari di partita Iva, esclusi i contribuenti che hanno adottato il regime dei minimi. Con le nuove regole società, professionisti, lavoratori autonomi e artigiani, debbono inviare all’Agenzia delle entrate i dati di tutte le fatture emesse nel 2014, qualunque sia il loro importo. Il tetto previsto per lo spesometro negli anni scorsi e fissato a 3.600 euro, resta, invece, per commercianti al dettaglio e tour operator. In questo caso dovranno essere comunicate all’Agenzia delle entrate solo le operazioni di importo unitario superiore a 3.000 euro, al netto dell’Iva. Una scelta motivata dalla necessità di venire incontro alle richieste degli operatori del settore, che da tempo si lamentano per le complicazioni della comunicazione.
Niente obblighi per la Pa
Vengono poi escluse dallo spesometro le prestazioni effettuate dalle pubbliche amministrazioni, come già previsto in passato. Una scelta dettata dalla volontà di non gravare con ulteriori incombenze gli enti pubblici già impegnati ad adeguare infrastrutture informatiche, sistemi contabili e procedure interne per via dei nuovi obblighi in materia di fatturazione elettronica Pa e di split payment.
Le scadenze
Sono invece confermate le scadenze per la comunicazione dei dati all’Agenzia:
10 aprile per gli operatori di maggiori dimensioni che liquidano l’Iva mensilmente;
20 aprile per chi ha un giro d’affari limitato e quindi versa l’Iva ogni tre mesi.
La comunicazione deve essere effettuata per via telematica ed utilizzando appositi modelli.
L’obbiettivo dello spesometro
Lo spesometro ha sostanzialmente un obbiettivo chiave anti evasione, in quanto è uno strumento utile per consentire all’Agenzia di verificare l’effettivo tenore di vita dei contribuenti rispetto ai redditi dichiarati. Non è dato sapere, però, quanto i dati raccolti grazie allo spesometro abbiano contribuito ai buoni risultati della lotta all’evasione nel 2014, ma comunque indietro non si torna.
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