Dichiarazioni choc del poliziotto Fabio Tortosa su FB: “Ero alla Diaz e lo rifarei mille volte” Poi fa retromarcia e cancella il post
“Io sono uno degli 80 del VII Nucleo. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte”. Non lascia spazio a equivoci il messaggio lasciato sul suo wall Facebook da Fabio Tortosa, presumibilmente uno dei poliziotti che operarono alla Diaz durante il G8 di Genova del 2001. La frase ha ricevuto finora 194 “mi piace” e 245 condivisioni. Ma non solo. Nei commenti, rispondendo alle critiche, il poliziotto rincara la dose: “O si sta con quella merda di Giuliani o si sta con quelli che a Giuliani gli fanno saltare la testa se attenta alla tua vita”.
Molti i commenti al post, e non tutti lusinghieri: tra i più recenti, “Ok, quantomeno non ti nascondi come gli altri topi codardi dei tuoi colleghi. Detto questo, sei una m….. Tu e le altre 79 bestie. Punto”.
E mentre sono in corso verifiche per accertare se si tratti effettivamente dell’account ufficiale del poliziotto o di un falso profilo, il Dipartimento di Pubblica sicurezza rende noto che, se dagli “accertamenti relativi alla effettiva paternità delle dichiarazioni contenute” si trovasse conferma che il post su Facebook è effettivamente di un poliziotto, “si avvieranno le conseguenti procedure disciplinari, laddove l’Autorità Giudiziaria non dovesse ravvisare profili di rilevanza penale”. Dopo qualche ora, esploso lo scandalo, e’ arrivata la rettifica dello stesso agente.
“Io ero alla Diaz quella notte in cui fummo allertati durante la cena, sono entrato in quella scuola non ho picchiato nessuno volontariamente, non ho ecceduto nell’uso nella forza ma ho posto in essere tutte le azioni prevista dai protocolli operativi, come me lo stesso hanno fatto i miei compagni”. Così Fabio Tortosa, il poliziotto finito nella polemica per un post su Facebook (“Io sono uno degli 80 del VII Nucleo. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte”), ritorna sulla vicenda, attraverso un messaggio diffuso dal sindacato Consap, del quale Tortosa è un dirigente.
Nel messaggio rivolto “a chi sui social ed anche all’interno degli altri sindacati di polizia” lo accusa, l’agente scrive: “Questo é Fabio Tortosa un servitore dello Stato orgoglioso di questa professione, non un torturatore”.
“Se dire questo ha disturbato qualcuno -prosegue- ne prendo atto. Per quanto riguarda il profilo sul social con il post diffuso a scoppio ritardato, l’ho rimosso personalmente per stroncare sul nascere ogni ulteriore strumentalizzazione”.
Intanto, Sel annuncia che presenterà un’interrogazione in merito al ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Lo scrive in una nota il coordinatore nazionale del partito, Nicola Fratoianni: “E’ evidente che diventa sempre più necessaria l’istituzione di un commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti, sulle manovre, sui comportamenti di apparati dello Stato e sulle troppe zone d’ombra che segnarono il G8 di Genova del 2001″, si legge. “In attesa che la politica faccia questo atto di coraggio, oggi dopo la pubblicazione delle farneticazioni, con la rivendicazione delle torture, sui social di un appartenente alla polizia di Stato, presente nel 2001 a Genova alla Diaz, ci aspettiamo parole chiare dal ministro dell’Interno”.
“Ci aspettiamo – conclude Fratoianni – che il capo della polizia avvii tutte le procedure del caso, e informi il Parlamento dei provvedimenti che intende assumere nelle prossime ore. In attesa di tutto questo Sel presentera’ comunque un’interrogazione parlamentare”.
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