Il Pm: la bomba carta che ha ferito gli 11 tifosi granata non e’ stata lanciata dagli juventini. Sarebbe esplosa durante la preparazione
Nessun lancio dal vicino settore degli ultrà juventini, e neppure un “lancio maldestro” da parte di qualche granata. La bomba carta che ieri ha ferito lievemente 11 tifosi granata della “curva Primavera”, poco prima dell’inizio del derby Toro-Juve a Torino, è stata con ogni probabilità accesa sul posto. A formulare questa ipotesi è il pm Andrea Padalino che sta conducendo le indagini. Nei filmati girati dalla Digos e dai tifosi si vedrebbe chiaramente, nel punto in cui pochi secondi più tardi avverrà l’esplosione, il pubblico farsi da parte e creare uno spazio vuoto, probabilmente dopo che qualcuno aveva acceso l’ordigno.
Qualcosa, aggiunge il magistrato, deve essere andato storto. forse la bomba è stata incautamente incastrata sotto un seggiolino e ha quindi proiettato schegge ovunque, forse era di per sé confezionata male. Ma non si vede, nelle immagini, alcun oggetto scagliato in quel momento dagli juventini, tanto meno una bomba carta che, specifica il pm, “avrebbe potuto scoppiare tra le mani di chi la lanciava o durante il volo”: a “confondere le idee” c’è solo, una quindicina di secondi prima, un fumogeno a luce rossa effettivamente lanciato dal settore avversario, che però rotola tra le gambe degli spettatori e scoppia con una fumata senza conseguenze. Un particolare, questo, che potrebbe avere dato corpo alla versione del lancio da parte dei bianconeri, rilanciata anche in un comunicato della Questura nel tardo pomeriggio.
Ad avvalorare la tesi della procura c’è anche, conclude Padalino, il fatto che dopo l’esplosione nessuno tra i tifosi granata cominci a inveire contro i bianconeri: i cori per il Toro riprendono ben presto e nel video pubblicato da Repubblica solo una persona, in tono dubitativo, chiede “Ma l’han tirato loro?”.
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