I Cobas sfidano Renzi: “Blocco degli scrutini e di tutte le attività scolastiche per due giorni consecutivi”. Il Garante: “Illegittimo e dannoso”
“Abbiamo indetto, auspicando fortemente che anche gli altri sindacati facciano lo stesso, il blocco degli scrutini e di ogni attività scolastica per tutto il personale per due giorni consecutivi, a partire dal giorno seguente la fine delle lezioni, differenziata per Regioni”. Lo annunciano i Cobas della scuola, precisando che gli scioperi sono articolati sul territorio: i giorni 8 e 9 giugno per Emilia-Romagna e Molise; il 9 e il 10 per Lazio e Lombardia; il 10 e l’11 per Puglia, Sicilia e Trentino; l’11 e il 12 per Liguria, Marche, Sardegna, Toscana,Umbria, Campania e Veneto; il 12 e il 13 per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Val d’Aosta; il 17 e il 18 per l’Alto Adige.
I Cobas ricordano che non è possibile procedere ad alcuno scrutinio finale prima che siano terminate le lezioni (comma 7, art.192 del DLgs 297/1994) e che non si possono spostare d’ufficio scrutini già convocati nei giorni di sciopero (attività antisindacale).
L’annuncio dei Cobas è in aperta contrapposizione con quanto sostenuto dal Garante degli scioperi. Il blocco è “illegittimo e dannoso”, ha puntualizzato già nei giorni scorsi il presidente dell’Autorità Roberto Alesse, aggiungendo: “Spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un’opzione teorica, perchè, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)”.
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