Monti allarga il tiro nella lotta all’evasione: ora tocca ai paradisi fiscali. “Prenderemo misure adeguate”
“Nell’ambito del processo di attuazione della riforma fiscale saranno predisposti schemi di provvedimenti normativi diretti al riequilibrio del sistema impositivo, anche relativamente alla tassazione dei redditi finanziari nonché alla riduzione degli effetti distorsivi delle scelte degli operatori economici e al graduale spostamento dell’asse del prelievo dalle imposte dirette a quelle indirette”. Così il premier Mario Monti nell’atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2012-2014.
”Particolare impegno – scrive Monti – sarà orientato all’analisi della normativa vigente di contrasto all’utilizzazione dei paradisi fiscali al fine di individuare misure specifiche ed adeguate” volte a contrastare questi fenomeni.
L’atto di indirizzo prevede poi che le Agenzie fiscali, nell’ambito delle proprie competenze, ”intensificheranno il contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, mediante il coordinamento operativo tra di esse e con la Guardia di Finanza, e attraverso la partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento tributario con segnalazioni qualificate”. Tra gli obiettivi generali della gestione tributaria per le Agenzie fiscali, c’è quello di ”favorire l’attuazione del federalismo fiscale, potenziando gli strumenti e i servizi di cooperazione informatica dell’amministrazione finanziaria per favorire la condivisione delle informazioni con le autonomie locali”.
L’altro impegno poi indicato dal premier è la ”tempestiva liquidazione dei rimborsi richiesti fino all’anno precedente a quello di osservazione, assicurando sempre maggiore efficienza nel processo di lavorazione”.
Quanto alla P.a., il Dipartimento delle Finanze, per modernizzarla, “punterà alla valorizzazione del meritoattraverso il contributo all’applicazione dei sistemi di valutazione, per la promozione dei livelli di efficienza, efficacia e qualità dei servizi erogati”.
Avanti poi contro i fenomeni di “ludopatia, gioco compulsivo e gioco da parte dei minori” con il necessario “contrasto alla diffusione di fenomeni di esercizio illegale e non autorizzato del gioco” anche “per consolidare il gettito fiscale”.
“In questa ottica proseguirà sia l’attività finalizzata ad ottenere un portafoglio dei giochi equilibrato e adeguato alle esigenze del mercato”, scrive ancora il premier. Saranno inoltre rafforzati anche i controlli “in materia di giochi pubblici” per il recupero delle imposte non corrisposte. L’amministrazione darà attuazione alla possibilità, per il contribuente, di “formulare istanza di accertamento con adesione” nel caso di accertamento o di rettifica, in presenza di una vincita di denaro.
Riguardo invece al fondo taglia-tasse, il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ha spiegato a ‘SkyTg24′ che ”non è stato fatto perché i ricavi della lotta all’evasione non ci sono e non sono quantificabili. Appena ci sarà l’esigenza lo introdurremo”.
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a YoudemTv si detto d’accordo “sulle rendite finanziarie. Anzi, bisogna partire da una dimensione internazionale e europea. Quindi, tasse sulle transazioni finanziarie e tassazione della finanza che non incoraggi la dispersione degli investimenti sulle realtà produttive”. “Sulle tasse indirette metto cautela – ha aggiunto il leader democratico – Abbiamo avuto con l’Iva problemi seri sui prezzi. Maneggiare questo tipo di tassazione è un fatto molto delicato in un Paese come il nostro”.
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