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Marò, si complica la posizione dei nostri soldati. Il tribunale indiano dice no agli esperti italiani

Il Tribunale di Kollam ha respinto oggi la richiesta per la presenza di esperti italiani all’esame balistico sulle armi sequestrate a bordo della nave italiana Enrica Lexie. Lo riferiscono i media indiani. Agli arresti a Kochi (India), i due marò italiani del San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono accusati di aver ucciso due pescatori indiani dopo averli scambiati per pirati. Il “cordialissimo saluto appoggio e sostegno del Presidente della Repubblica” è stato rappresentato dal ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata ai due militari italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, incontrati a Kochi in India dove sono trattenuti in stato di fermo giudiziario. E’ quanto si legge sul sito del Quirinale.
Il ministro degli Esteri ha altresì manifestato l’auspicio del capo dello Stato, a nome dell’intero Paese, di una rapida e adeguata soluzione nel rispetto della giurisdizione che regola gli accadimenti in acque internazionali. Il presidente Napolitano ha anche espresso, in una lettera, la sua vicinanza e i più profondi sentimenti di solidarietà ai famigliari dei due militari.
Intanto l’Alta Corte del Kerala ha stabilito che la Enrica Lexie rimanga nel porto di Kochi. Come riferisce il Times of India, la Corte ha ordinato che la nave italiana non lasci Kochi finché non verrà presa una decisione in merito alle richieste di risarcimento avanzate dalle famiglie dei due pescatori che, secondo le autorità indiane sarebbero stati uccisi dai marò italiani, e dal proprietario del peschereccio sul quale lavoravano i due uomini.