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Massacro nel college Usa, il killer dei 9 studenti era un fanatico del gruppo dei suprematisti bianchi. Un giovane arrabbiato e pieno di odio

Massacro nel college Usa, il killer dei 9 studenti era un fanatico del gruppo dei suprematisti bianchi. Un giovane arrabbiato e pieno di odio

Nove morti e sette feriti, è il bilancio delle vittime della sparatoria avvenuta ieri durante una lezione sul parlare in pubblico in uno degli edifici della facoltà di scienze umane dell’Umpqua Community College, lo Snyder building, a Roseburg, nell’Oregon.

Il killer si chiamava Chris Harper Mercer, aveva 26 anni ed era nato in Inghilterra. Il giovane, ucciso dalla polizia intervenuta sul posto, viveva con la madre in un appartamento a pochi chilometri dal college. Trasferitosi negli Stati Uniti da bambino, Mercer – che prima di uccidere le sue vittime avrebbe chiesto loro di dire a quale religione appartenessero – ha lasciato dietro di sé “un complesso intreccio di identità online”, scrive il britannico ‘Telegraph’, che permettono di farsi un’idea della sua personalità o dell’immagine che voleva dare di sé.

Aveva una pagina su Myspace in cui aveva postato una foto che lo ritraeva con un fucile in mano, in posa accanto ad immagini di guerriglieri dell’Ira, l’Esercito repubblicano irlandese. Il profilo online per un sito di appuntamenti lo descriveva come timido ma solo all’inizio, più a suo agio in piccoli gruppi”, non religioso ma “spirituale” e politicamente conservatore.

Attraverso altri contatti su Internet si è potuto ricostruire il suo interesse per la vicenda di Vester Flanagan, ex reporter Tv che ha ucciso due colleghi in diretta a fine agosto: “Ho notato – aveva commentato – che tanti sono come lui, soli e sconosciuti, ma se spargono un po’ di sangue il mondo intero sa chi sono. Un uomo sconosciuto ai più ora è conosciuto da tutti. Il suo viso è su tutti gli schermi, il suo nome sulle labbra di tutte le persone su questo pianeta, e tutto nel giro di un giorno. Sembra che più persone uccidi, più sei sotto le luci della ribalta”.

Nell’aula 15 dell’edificio dove ci sono stati i primi spari si trovavano circa venti persone. L’autore della strage aveva con se tre armi, fra cui un fucile. Era un fanatico del gruppo dei suprematisti bianchi.

“E’ apparso come un giovane arrabbiato, pieno di odio”, ha testimoniato un agente, dopo aver raccolto le prime testimonianze. I feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche, sono stati ricoverati al Mercy Medical Center di Roseburg. Ieri era il quarto giorno di lezione dalla ripresa dell’anno accademico.