Droga,sesso e corruzione: arrestati tre agenti del commissariato di Caserta: fornivano coca a clienti e facevano sesso con prostitute fermate
Tre poliziotti sono stati arrestati in un’operazione della polizia di Stato di Caserta che ha portato in manette 16 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di droga, usura, truffa, falso, corruzione, concussione e abuso d’ufficio. Le persone arrestate sono considerate legate a due organizzazioni criminali, attive nella zona di Marcianise, gestite rispettivamente da Donato Bucciero, considerato affiliato al clan camorristico Belforte, e da un pregiudicato. Gli agenti sarebbero accusati anche di aver fatto sesso con due prostitute che erano state fermate durante dei controlli.
Tra i reati contestati ai tre poliziotti – uno risulterebbe organico all’organizzazione gestita da Bucciero – arrestati dai colleghi di Caserta figura anche quello di peculato. I poliziotti avrebbero utilizzato l’auto di servizio per attività non istituzionali, avendo ‘scortato’ l’auto del cantante Gigi D’Alessio per raggiungere in tempo un concerto.
Gli uomini in divisa – di 37, 41 e 48 anni -, dovranno rispondere di reati contro la pubblica amministrazione, in quanto ritenuti responsabili di corruzione per aver ricevuto denaro e altre utilità omettendo di perseguire i due gruppi criminali oggetto dell’inchiesta, abbandono del posto di servizio, falso ideologico, truffa, rivelazioni di notizie coperte da segreto d’ufficio.
Uno degli agenti avrebbe consegnato dosi di cocaina a un ristretto gruppo di clienti, prevalentemente imprenditori e professionisti, provvedendo al recupero dei ‘crediti’ e al riciclaggio dei soldi, in parte versati sul suo conto corrente e alla ‘monetizzazione’ di assegni che Bucciero riceveva a garanzia delle attività usurarie per le quali risulta indagato. In altre circostanze i poliziotti infedeli glissavano sull’attività di spaccio di Giuseppe Liberato, al quale farebbe capo la seconda organizzazione criminale, per ottenere notizie confidenziali che permettevano loro di portare a termine operazioni di polizia giudiziaria per accreditarsi nei confronti dei propri superiori.
Le indagini della Squadra mobile della Questura di Caserta, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno consentito di far luce sul sistema di vendita itinerante che utilizzava come base logistica dello spaccio di droga un negozio di articoli sportivi di Marcianise. Lo scambio avveniva in luoghi concordati o all’interno dello stesso negozio.
Social