Bulgaria, la polizia spara e uccide un profugo afghano che tentava di passare la frontiera. Gli agenti: “Un proiettile di rimbalzo”
Un uomo che viaggiava con un gruppo di rifugiati dall’Afghanistan è stato ucciso giovedì sera dalle guardie di frontiera nei pressi del sud della città bulgara di Sredets, vicina alla frontiera con la Turchia. È la prima volta che in questa crisi dei rifugiati in Europa una persona viene ammazzata mentre cerca di passare la frontiera.
LA DINAMICA
«La nostra pattuglia di guardie di frontiera insieme alla polizia della zona ha intercettato un gruppo di 50 persone entrate illegalmente nel Paese», ha detto Georgi Kostov, alto responsabile del ministero dell’Interno, alla radio nazionale Bnr. Kostov ha aggiunto: «Hanno posto resistenza all’arresto. Uno degli agenti ha sparato colpi di avvertimento e, secondo le sue parole, uno dei migranti sarebbe stato ferito da un colpo di rimbalzo e poi è morto». L’uomo sarebbe spirato nel tragitto verso l’ospedale.
IL PRIMO MINISTRO RIENTRA A SOFIA
Il primo ministro bulgaro Boyko Borisov ha ricevuto la notizia dell’incidente mentre partecipava alla riunione del Consiglio europeo a Bruxelles sull’immigrazione ed ha lasciato in anticipo il vertice per rientrare in patria per rientrare a Sofia. Il portavoce dell’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite Unhcr, Boris Cheshirkov, ha condannato l’uso della forza contro i migranti. Sull’incidente sta indagando la Procura locale.
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