Tav, Monti non cede: Realizzeremo l’opera. Protesta e scontri si spostano a Roma

Tav, Monti non cede: Realizzeremo l’opera. Protesta e scontri si spostano a Roma
”Il Governo ha deciso di confermare con piena convinzione la tempestiva realizzazione dell’opera”. Ad annunciarlo è stato il premier, Mario Monti, in una dichiarazione alla stampa al termine della riunione interministeriale svoltasi oggi a palazzo Chigi sulla realizzazione della Torino-Lione. L’esame dell’esecutivo, ha sottolineato, è stato condotto ”con spirito aperto, senza sentirci legati dai governi precedenti”.
In questo esame, ha premesso Monti, ”ci siamo posti tre interrogativi: c’è stato un sufficiente ascolto delle opinioni, delle preoccupazioni delle popolazioni Val di Susa? Si è tenuto conto di quelle preoccupazioni? L’opera è giustificabile economicamente e soprattutto è sostenibile dal punto di vista ambientale?”. ”Abbiamo voluto condurre questo riesame con spirito aperto senza sentirci legati a impegni già presi da governi precedenti – ha affermato – Abbiamo anche riesaminato la valutazione di impatto ambientale, che non presenta punti di incompletezza. Presenteremo presto tutti gli elementi e gli studi che ci hanno condotto a decidere oggi la posizione del governo”.
”Si sono tenuti numerosi momenti di ascolto e confronto”, ha proseguito Monti. ”L’Osservatorio Torino-Lione, istituito nel dicembre del 2006, ha tenuto 182 riunioni in gran parte dedicate ad audizioni, consultazioni, incontri con le popolazioni e gli amministratori locali e altri vari soggetti interessati”. E, ha spiegato il premier, ”il progetto iniziale è stato radicalmente, profondamente modificato per tenere conto di tutta questa lunga fase di ascolto. E’ stata predisposta un’analisi approfondita costi-benefici. I benefici economici sono rilevanti: si dimezzano i tempi di percorrenza (da Torino a Chambery si passa da 152 a 73 minuti, da Parigi a Milano da 7 a 4 ore). Si genera lavoro e occupazione direttamente sul territorio e non solo”.
“Ci sono state, in particolare nei giorni scorsi, manifestazioni di protesta con forme di violenza. A questo riguardo vorrei essere molto chiaro – ha scandito il presidente del Consiglio – la libertà di espressione del pensiero è un bene fondamentale, non saranno però consentite forme di illegalità e sarà contrastata ogni forma di violenza”.
Il governo ha ”il dovere di superare i blocchi in nome dell’interesse generale per creare uno sviluppo sostenibile” ha detto Monti. E ”coloro che vedono quest’opera con timore, tengano presente che anche queste opere, purché siano ecologicamente sostenibili, sono condizioni necessarie per consentire ai giovani italiani una prospettiva migliore”.
“Il nostro Paese avverte un crescente disagio sociale – ha spiegato il presidente del Consiglio – soprattutto tra i giovani è così difficile trovare lavoro, e questo è il risultato di un Paese che si stava progressivamente staccando dall’Europa, con una decrescente competitività, con una difficoltà sempre maggiore di trovare spazio nell’economia internazionale, e di creare posti di lavoro per i giovani. Vogliamo noi lasciare andare dolcemente alla deriva, staccandosi dall’Europa, questa nostra penisola, rendendosi così sempre più difficile per l’economia italiana risalire, essere competitiva, creare posti di lavoro, consentire una maggiore equità, un maggior benessere sociale ed economico?” ha chiesto Monti. “Non credo che vogliamo questo – ha aggiunto – ma teniamo presente che tutte le manifestazioni di disagio sociale sparso un po’ dappertutto in Italia, troverebbero delle ragioni sempre più gravi in un’economia che andasse alla deriva perdendo un aggancio all’Europa, che deve essere in primo luogo un aggancio fisico, attraverso qualche fondamentale infrastruttura di collegamento”.
Non si ferma la mobilitazione del movimento no Tav contro la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Sono in corso manifestazioni in tutta Italia, a partire dal corteo di Roma, organizzato dall’’Assemblea No Tav di Roma’.
I manifestanti sono partiti da piazzale Tiburtino e hanno raggiunto Porta Maggiore. Ormai arrivati alla meta, i No Tav hanno fatto una vera e propria inversione bloccando la tangenziale Est della capitale. “Stiamo bloccando la città di Roma per farci sentire”, hanno annunciato gli organizzatori del corteo. “La questura ci teme. Hanno sorvegliato il nostro corteo pacifico mettendoci un elicottero in testa e uno in coda. Il che dimostra che siamo in uno Stato di polizia”, hanno denunciato.
Prima di bloccare la tangenziale, i militanti hanno messo in scena unaoccupazione pacifica di una palazzina in largo Preneste. Il messaggio era rivolto al capo dello Stato Giorgio Napolitano per ricordare ‘i 150 anni di unità divisa da Trenitalia’.
Bombe carta sono state lanciate giù dal viadotto sulla Prenestina e sono finite in un deposito dell’Atac. Il corteo, dopo aver bloccato la Tangenziale, ha cambiato rotta e molto probabilmente si sta dirigendo verso la stazione Tiburtina.
Dai militanti sono arrivati anche insulti al presidente del Consiglio Mario Monti. Durante il percorso, davanti allo scalo San Lorenzo, i manifestanti hanno inscenato una protesta simbolica al passaggio del treno.