Torino, Chiara Appendino la bocconiana di successo: “Un sindaco non può bloccare la Torino-Lione ma porterò al tavolo le ragioni del no”
“Un sindaco non può bloccare la Torino-Lione, ma porterò al tavolo le ragioni del no”. Così Chiara Appendino, nel corso della sua prima conferenza stampa da sindaco di Torino, a proposito della Tav. “Dialogherò con tutti, anche con quelli che pensano che sia giusto farla – ha detto – valuterò le ragioni loro, e se non c’è dialogo valuterò anche di lasciare il tavolo”, ha concluso sottolineando che “questo voto ha dimostrato che si è riaperto un dibattito in città”.
“Stiamo aspettando i tempi tecnici per la nomina, ma già da questa mattina siamo al lavoro – ha sottolineato – perché non vogliamo perdere neanche un minuto di questo fantastico sogno che ieri è diventato realtà”. Appendino ha fatto sapere che ai primi nove assessori già annunciati durante la conferenza stampa, seguiranno nei prossimi giorni i nomi dei restanti tre, a cultura, trasporti e sicurezza.
Appendino ha poi ribadito che sindaco e assessori dedicheranno un giorno alla settimana all’incontro con i cittadini mentre una volta al mese la giunta si riunirà in diretta su Facebook “perché vogliamo un rapporto sempre più diretto tra chi amministra e chi è amministrato”.
“Quello di ieri – ha sottolineato – non è stato un voto di protesta ma un voto di persone che non si sono sentite parte di questa città”. “La capacità di ascolto è fondamentale per un sindaco. L’errore è stata l’incapacità di ascolto”, ha aggiunto.
Appendino ha riferito di avere sentito Beppe Grillo ieri sera: “Abbiamo scherzato sul fatto che si è appeso un appendino al collo, fatto che non avevo visto ma che mi hanno raccontato, mi ha fatto gli auguri per questa avventura”. “Virginia Raggi non l’ho ancora sentita, sono state ore molto concitate per entrambe”, ha ricordato.
“Ieri è stato un risultato storico”, ha continuato il neo sindaco di Torino, che all’indomani del voto, ha aggiunto: “Mi rivolgo a chi non mi ha votato, il voto ha dimostrato che c’è bisogno di ricucire questa città, che c’è una parte di città che si è sentita sola, e tutti abbiamo il dovere di abbracciarla”.
“Il grido di dolore lanciato dalle periferie non può rimanere inascoltato – ha proseguito – la sfida è riunire le due città e per farlo bisogna che maggioranza e opposizione siano insieme. Spero che anche chi legittimamente non si riconosce nel voto dato a me abbia voglia di dialogare con me, con noi, perché noi vogliamo dialogare con tutti”, ha detto ancora.
“Con Virginia Raggi – ha poi annunciato – faremo pressione sul governo perché possa essere introdotto il reddito di cittadinanza”. “E’ una battaglia – ha proseguito – che stiamo seguendo a livello nazionale e regionale, perché il reddito di cittadinanza è una cosa che va introdotta a livello nazionale e regionale, non comunale”.
A chi le domandava se a suo giudizio il presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, dovrebbe dimettersi, Appendino ha risposto: “Verificheremo la situazione delle partecipate secondo i nostri tre criteri, meritocrazia, trasparenza e partecipazione. Chi ha fatto certe scelte che io ho contrastato, come per esempio aumentarsi lo stipendio, credo dovrebbe fare un passo indietro”.
Il riferimento è ai 400 mila euro di fondi accantonati nei giorni scorsi dalla Fondazione. “Non ho condiviso l’assetto delle nomine effettuate nelle ultime settimane di mandato dal mio predecessore – ha aggiunto – per questo nel nostro programma abbiamo inserito il semestre bianco in base al quale negli ultimi sei mesi del suo governo il sindaco non potrà fare nomine”.
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