Grecia, ok agli aiuti dall’Europa ma Fitch continua a tagliare il rating. Atene verso il default
L’85,8% dei creditori privati ha aderito allo swap sui titoli di Stato greci. E’ quanto comunica il ministero delle Finanze greco spiegando che sui 177 miliardi di euro in titoli di Stato emessi dal Paese ha ricevuto richieste di adesione allo swap per 152 miliardi.
Una notizia che però non ferma la nuova bocciatura di Atene. Fitch ha , infatti, tagliato ancora il rating della Grecia, portandolo da ‘C’ a ‘RD’, ovvero ‘restricted default‘.
Sempre oggi, il governo di Atene ha inoltre affermato che farà ricorso alla legge per obbligare tutti i detentori di bond a partecipare all’operazione. Lo scambio di titoli pubblici greci, in cui è stato chiesto agli investitori di accettare una perdita del 53,5% sul valore dei titoli posseduti, è una parte essenziale del salvataggio del Paese, che passa attraverso la concessione di aiuti per 130 miliardi di euro.
Il commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn si è detto “molto soddisfatto” per l’ampia adesione all’operazione di scambio volontario delle obbligazioni greche che “dimostra il forte sostegno per gli accordi raggiunti in febbraio sul secondo programma” di aiuti.
E a questo proposito, il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker assicura che “l’Eurogruppo considera che ci siano le condizioni necessarie per lanciare le procedure nazionali rilevanti richieste per l’approvazione finale del contributo dell’eurozona al finanziamento del secondo programma di aggiustamento greco”. Allo stesso tempo, sottolinea Juncker in una nota diffusa a Bruxelles dopo la conference call dei ministri delle Finanze dei 17, “l’Eurogruppo aspetta un contributo significativo da parte dell’Fmi al nuovo programma greco”. Il Fondo non ha ancora fatto conoscere l’ammontare del suo contributo e la decisione ufficiale, che ha un impatto anche sulla cifra complessiva che i Paesi dell’eurozona dovranno fornire ad Atene, sarà presa alla riunione del board del Fmi prevista per giovedì 15 marzo.
Da parte sua, il direttore generale del Fmi Christine Lagarde accoglie “con favore il contributo del settore privato” allo swap. E’ un “passaggio importante” che riduce le necessità di finanziamento nel medio termine e contribuisce alla sostenibilità del debito”. Il supporto del settore privato, ha aggiunto, “è un fattore chiave per il contributo di tutte le parti per mettere la Grecia su un sentiero di crescita e stabilità”.
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