Scuole professionali ed istituti tecnici: i ragazzi preferiscono le materie pratiche. E i licei vanno sempre più giù
I primi dati sulle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 rilevano un aumento per gli Istituti Tecnici e Professionali e una diminuzione per i Licei. Il dato, non ancora definitivo e in attesa della chiusura dei termini di iscrizione prorogati al 14 marzo, riguarda 494.379 alunni su circa 570.000 frequentanti l’ultimo anno della scuola secondaria di I grado. Lo comunica il Miur in una nota. Il 31,50% degli studenti ha scelto gli Istituti Tecnici (l’anno scorso fu il 30,39%), il 20,60% gli Istituti Professionali (l’anno scorso fu il 19,73%), mentre i Licei scendono al 47,90% rispetto al 49,88% dell’anno precedente. Tra gli Istituti Tecnici aumentano le preferenze per il settore tecnologico: per l’indirizzo di Meccanica, meccatronica ed energia gli iscritti salgono da 2,18% dell’anno scorso al 2,57%, così come per l’indirizzo Informatica e telecomunicazione (4,59%) e Chimica, materiali e biotecnologie (1,98%).
Tra gli Istituti Professionali registra un aumento degli iscritti soprattutto il settore servizi. In particolare l’indirizzo Alberghiero sale al 9,51% di preferenze rispetto all’8,52% dell’anno scolastico 2011/2012. Aumentano, tra i Licei, le iscrizioni ai linguistici: 7,25% rispetto al 6,86% dell’anno precedente. Calano i licei Scientifici a quota 22,38%, rispetto al 23,95% e i Classici che dal 7,52% scendono al 6,66%.
Quest’anno, per la prima volta, il Miur ha avviato il nuovo progetto ‘La Scuola in Chiaro’ per permettere a tutte le famiglie di effettuare l’iscrizione online per i propri figli. Un servizio aggiuntivo e non sostitutivo, rispetto all’iscrizione tradizionale, per fornire più informazioni a studenti e famiglie, per garantire una maggiore trasparenza sugli istituti scolastici, e per semplificare il lavoro delle segreterie scolastiche. L’iniziativa rappresenta un’innovazione che costituisce un primo passo verso i nuovi modelli di open data che hanno visto protagonisti sia l’Amministrazione Centrale, che mette a disposizione informazioni già presenti nel proprio sistema informativo, sia le singole istituzioni scolastiche che, dal canto loro, hanno contribuito ad arricchire il mosaico con le informazioni di loro esclusiva conoscenza. Il Ministero sta lavorando dunque per una sua crescente diffusione presso un pubblico sempre più numeroso.
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