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Whitney Houston, i risultati dell’autopsia confermano l’annegamento dopo il mix di farmaci e droga

Un attacco di cuore causato molto probabilmente dall’assunzione di sostanze tossiche, tra cui cocaina e marijuana, e poi l’annegamento. Sarebbero queste le cause della morte di Whitney Houston, trovata senza vita il 12 febbraio scorso nella vasca da bagno nella sua stanza al quarto piano del Beverly Hilton Hotel.
L’esame tossicologico condotto dall’Ufficio di medicina legale di Los Angeles, avrebbe infatti riscontrato nel corpo della cantante tracce di cocaina, marijuana e farmaci antidepressivi (come il rilassante Flexeril e l’antiallergico Benadryl), che comunque “non hanno contribuito alla morte”, archiviata come “accidentale”.
Il rapporto, che sarà disponibile entro due settimane, conferma così le voci che già si erano diffuse al momento del ritrovamento del corpo della popstar, che parlavano di un “malore” dovuto all’uso di sostanze stupefacenti mescolate con farmaci.