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Paolo Bosusco è libero: Sto bene, sono sopravvissuto. Scherza: Una vacanza pagata

Paolo Bosusco è libero: Sto bene, sono sopravvissuto. Scherza: Una vacanza pagata

Paolo Bosusco, l’italiano rapito in India dai guerriglieri maoisti, è stato liberato dai rapitori. “Sto bene. Sono sopravvissuto“, ha detto ai microfoni del Tg1 l’italiano, 54 anni, sequestrato il 14 marzo.
Bosusco ha rassicurato amici e parenti spiegando che il suo dimagrimento fisico “è dovuto ai 28 giorni di vacanza pagata“. “Purtroppo il cibo era quello che era – dice – I maoisti hanno cercato di darmi il meglio che potevano, però date le condizioni nella giungla più di tanto non potevo mangiare, oltretutto ho avuto due volte la malaria”.
“Finalmente sono libero – aggiunge – Saluto tutti quelli che mi vogliono bene, mio padre, mia sorella, cugini, zii, parenti e tutti i miei amici sparsi in Italia e nel mondo. Non preoccupatevi, sapete che sono forte, è tutto finito, non c’è nessun problema”. “Ho sempre viaggiato nella giungla da solo con i turisti – spiega poi Bosusco – Sono abituato a soffrire e non è stata poi così dura. E’ stata dura finché avevo con me altre persone di cui avevo la responsabilità. Dopo di quello sono tranquillamente sopravvissuto”.
La liberazione dell’ostaggio italiano è stata confermata questa mattina ai giornalisti locali anche da una persona che si trovava con il mediatore Dandappani Mohanty, che ieri sera ha consegnato ai ribelli maoisti un messaggio del governo. Lo riferisce l’emittente NDTV spiegando che già ieri sera il mediatore aveva preannunciato che con ogni probabilità sarebbe rientrato oggi dalla sua missione con Bosusco.
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi da Washington, dove si trova in queste ore per partecipare alla riunione ministeriale del G8, ha annunciato: i familiari di Paolo Bosusco hanno appena ricevuto la notizia che tutti aspettavamo dal 14 marzo scorso.
Si sta concludendo – dichiara il ministro – una vicenda rischiosa e molto complessa che in queste settimane ci ha visto impegnati a tutti i livelli e senza sosta, con l’obiettivo che in questi casi resta sempre quello di garantire anzitutto l’incolumità dei nostri connazionali. Sono profondamente grato all’Unità di Crisi, ai nostri diplomatici in India e a quanti hanno contribuito a questo importante risultato che ci riempie di soddisfazione, e che è stato ottenuto anche grazie alla collaborazione delle Autorità dello Stato dell’Orissa e di quelle di New Delhi.
Ora il nostro lavoro continua con la stessa determinazione per assicurare la liberazione di coloro che sono ancora ostaggio di rapitori in altri Paesi. Ai loro familiari, e ai congiunti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, va il nostro pensiero. Condividiamo l’angoscia che stanno vivendo in queste ore. La Farnesina è al loro fianco e prosegue la sua azione per la soluzione positiva di tutti i casi ancora aperti.
“Siamo felici, anzi felicissimi. Ora lo aspettiamo presto”. Sono le prime parole dei familiari di Bosusco, affidate allo zio Ubaldo, alla conferma della liberazione del valsusino, che questa mattina dopo la liberazione ha telefonato all’anziano padre dicendogli di stare bene.
Pietro Listello, sindaco di Condove, la piccola comunità della Valsusa dove Bosusco è solito recarsi in estate, commenta: ”Lo aspettiamo al più presto per riabbracciarlo. La comunità intera, che è piccola ma coesa – conclude – è stata toccata molto da questa vicenda”.